Il controllo di questo bilancio e' assegnato ai presidenti, che poi lo esercitano anche grazie al collegio dei questori. Va da se' che per "smascherare" gli intrallazzi che si celano dietro all'amministrazione e gestione del miliardo di euro di budget, occorra entrare nella presidenza o nel collegio dei questori.
PDL e PD, (da ora in poi "il superpartito", dal momento che hanno governato insieme negli ultimi 20 anni) sono coscienti di questo, ed hanno elaborato un modo per sbattere fuori M5S, utilizzandolo come l'utile idiota. E c'e' da pensare, peraltro, che tale metodo verra' usato ancora.
Se PD e PDL avessero presentato due candidati almeno passabili, cioe' non vi fosse stato Schifani, probabilmente i senatori M5S avrebbero potuto astenersi, e rimanere con la coscienza pulita. Quello che ha fatto il super partito e' stato invece di proporre un nome appena accettabile ed uno impresentabile, gia' rifiutato da Grillo a gran voce tramite il blog.
Il risultato e' che i grillini si sono trovati di fronte ad una situazione per la quale o facevano passare Schifani o sceglievano Grasso. E molti di loro, spero ingenuamente, hanno votato per Grasso che, come i ben informati ormai sapranno, non è certo uno stinco di santo.
Che cosa sarebbe successo se avessero lasciato passare Schifani, che è probabilmente peggio dell'altro? Piu' o meno la stessa cosa: la sinistra avrebbe dato fiato alle trombe e avrebbe titolato "I Grillini eleggono Schifani".
Questo e' piu' o meno il gioco parlamentare che vedremo d'ora in poi. Quello che faranno sara' di avere sempre un'alternativa PD-L ad una indigeribile proposta PDL . I grillini, astenendosi, faranno mancare i numeri, col risultato che se si astengono passa la proposta del PDL, e pur di non farlo saranno costretti a votare PD.
D'altronde, basta vedere come il morto che parla da un paio di giorni si sia ringalluzzito e si permetta di dare del leninista agli attivisti del Movimento, del miliardario a Grillo, insultandolo con l'epiteto di volpe autoritaria.
Ed allora cosa fare? Può considerarsi un buon precedente quello di attendere, senza prendere alcuna iniziativa che passi l'ondata di sdegno provocata dal voto grillino in favore di Grasso?
Sicuramente no, e non solo perchè è stato evidentemente violato il codice di comportamento degli eletti (Le votazioni in aula sono decise a maggioranza dei parlamentari del M5S) con ogni relativa conseguenza di natura sanzionatoria (I parlamentari del M5S riuniti, senza distinzione tra Camera e Senato, potranno per palesi violazioni del Codice di Comportamento, proporre l’espulsione di un parlamentare del M5S a maggioranza), ma anche perchè, come ricorderete, dal caso Tavolazzi nacque quello Favia e poi la Salsi e poi la Pirini e poi etc etc..
Nè il richiamo al codice etico del Blog è servito ai "portavoce" a far loro cambiare registro.
Il senatore Molinari, ad esempio, vuole dare un consiglio a chi ha postato quella critica: studiare le differenze fra Cariche Istituzionali e Ruoli politici non farebbe male.
Con ciò vorrebbe far intendere che altro è la nomina di una carica istituzionale, altro la nomina politica.
E qui casca l'asino.
Se questa carica istituzionale è la seconda carica dello Stato (ad esempio, sostituisce il Presidente della Repubblica quando questi è impedito o assente), se dirige a suo piacimento i lavori parlamentari (ricordate chi bloccò i referendum d'iniziativa popolare che abbiamo firmato), se gestisce in piena autonomia l'utilizzo e la destinazione di 1.000.000.000 di euro (il fatturato di una multinazionale), beh, allora capirete bene che è solo formalmente una carica istituzionale, avendo invece una ben precisa connotazione politica.
D'altronde, se essa fosse "solo" una carica istituzionale, priva cioè di valenza politica, sarebbe perfettamente uguale eleggere Schifani o Grasso o chicchessia: ecco come il Molinari sia in contraddizione con la sua premessa e le sue conclusioni (quelle cioè di aver votato in favore dell'ultimo).
Come può allora un senatore M5S, che si definisce nel suo curriculum avvocato cassazionista ma che dimostra di essere piuttosto impreparato in materia, sostenere una giustificazione del genere?
Forse per insipienza, forse per giustificare l'errore dei colleghi, forse per giustificare preventivamente ulteriori errori...
Non è importante. E' certo però che Grillo ha poco da star allegro, comincia a capire che qualcosa non funziona; e se non funziona non ci rimettono certo i parlamentari, ma qualche milione di cittadini che sognavano i dipendenti in Parlamento, divenuti portavoce sì, ma di se stessi.
Se il M5S adesso verra' continuamente costretto a scegliere tra male e peggio, e potete star certi che succederà, di fatto rischia di consumare la propria immagine nei prossimi mesi.
Clausewitz diceva "chi entra in battaglia senza sapere da prima
cosa vuole e come vuole ottenerlo, e' uno stupido e ha perso in
partenza".
Uriel Fanelli
teme che la speranza di cambiamento nata con questo tentativo di
democrazia partecipata sara' uccisa sul nascere per colpa
dell'incompetenza strategica di Grillo, al quale riconosce capacità
tattiche ma non una strategia complessiva sul medio periodo.
Debbo dire che è possibile, ma spero di no.
E conclude Uriel con una battuta cattiva: "è inutile che il grillino mi dica che Grillo e'
solo un portavoce, i fatti dicono il contrario. Avete avuto 25.000 voti
alle vostre elezioni interne e otto milioni alle politiche, il che
significa che il nome Grillo elettoralmente pesa piu' di 300 volte
tutti i suoi parlamentari messi insieme."
Meditate Senatori di turno, meditate.
1 commento:
bel commento!
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