Lo scienziato Arpad Pusztai ha dimostrato in maniera inconfutabile che gli OGM fanno ammalare gli animali in maniera molto grave. E nell’uomo? Come mai sono stati tolti dal commercio prodotti che ricerche in laboratorio hanno dimostrato essere pericolosi, mentre gli OGM ce li vogliono far mangiare anche contro la nostra volontà? Forse vogliono farci ammalare? Abbiamo visto che il DNA transgenico è in grado di superare la barriera gastrica e di giungere nell’intestino, dove mescolandosi con i batteri che vivono al nostro interno, potrebbe indurre proprio quel cancro che i pomodori viola (con i geni, cioè, del fiore “Bocca di Leone”) dovrebbero prevenire o curare!
Le persone ammalate o sempre malaticce, dipendenti da medici e farmaci di qualsiasi genere e sorta, non sono veramente libere, e quindi facilmente manipolabili e controllabili, rispetto ad una persona totalmente sana e forte. Gli oncologi vedono di buon occhio gli alimenti transgenici: i cibi anticancro. Se questi cibi effettivamente riducessero il cancro che lavoro andranno a fare gli oncologi? Un Umberto Veronesi o un Umberto Tirelli e le loro rispettive istituzioni (l’Istituto europeo di oncologia di Milano e l’Istituto di oncologia di Aviano) cosa faranno se il cancro, domani, grazie al pomodoro viola, sparisse?
Solo le coscienze di coloro che propagandano mediaticamente certa spazzatura alimentare lo sanno. E’ sottinteso che non può esistere un cibo anticancro (questo gli esperti non possono non saperlo), perché il cancro è un disagio che comprende tutto l’essere umano nella sua completezza e interezza. Non solo il corpo fisico, perché se fosse solo così, invece dell’assurdo quanto ridicolo pomodoro viola basterebbe aumentare la dose di Vitamina C (acido ascorbico) o di frutta fresca di stagione.
Perché gli oncologi invece di consigliare gli antiossidanti contenuti in un pomodoro creato in laboratorio, con tutti i rischi che la manipolazione genetica comporta, non consigliano dosi quotidiane di Vitamina C (acido ascorbico) o di Sodio Ascorbato o di Ascorbato di Potassio? Forse perché i risultati non tarderebbero a manifestarsi?
Quando si accorgeranno che anche la mappatura del genoma delle piante condurrà nel medesimo binario morto, dirotteranno i nostri soldi e la ricerca (tanto non ce ne ricorderemo) verso lo studio, che ne so, del “riccio di mare”. Perché, dovete sapere, che il riccio è immune dal cancro. I grandi geni, allora, partoriranno in provetta il primo “pomodoro spinato”, che se ti punge mentre lo lavi, ben venga, perché i suoi aculei inietteranno nel sangue una sostanza anti-tumorale...
A quel punto partiranno le campagne di PR con il loro testimonial, cioè quei personaggi illustri e altamente considerati dalle masse (scienziati, oncologi, uomini dello spettacolo, ecc.) pagati profumatamente per andare in televisione a decantare le proprietà curative del “pomoricci” o a farsi fotografare mentre lo mangiano, o mentre si puliscono in denti a fine pranzo con uno degli aculei. Quando verrà scoperto che il “pomoricci” è l’ennesima bufala mediatica creata ad arte dalle lobbies per occupare il cervello delle persone e distogliere l’attenzione dal problema vero (il cancro), se ne inventeranno un altro, e un altro ancora. La storia lo insegna alla perfezione, e nel frattempo, le persone continuano a morire…e continuano a sperare nel medicamento o nell’ortaggio miracolosi.
Le persone ammalate o sempre malaticce, dipendenti da medici e farmaci di qualsiasi genere e sorta, non sono veramente libere, e quindi facilmente manipolabili e controllabili, rispetto ad una persona totalmente sana e forte. Gli oncologi vedono di buon occhio gli alimenti transgenici: i cibi anticancro. Se questi cibi effettivamente riducessero il cancro che lavoro andranno a fare gli oncologi? Un Umberto Veronesi o un Umberto Tirelli e le loro rispettive istituzioni (l’Istituto europeo di oncologia di Milano e l’Istituto di oncologia di Aviano) cosa faranno se il cancro, domani, grazie al pomodoro viola, sparisse?
Solo le coscienze di coloro che propagandano mediaticamente certa spazzatura alimentare lo sanno. E’ sottinteso che non può esistere un cibo anticancro (questo gli esperti non possono non saperlo), perché il cancro è un disagio che comprende tutto l’essere umano nella sua completezza e interezza. Non solo il corpo fisico, perché se fosse solo così, invece dell’assurdo quanto ridicolo pomodoro viola basterebbe aumentare la dose di Vitamina C (acido ascorbico) o di frutta fresca di stagione.
Perché gli oncologi invece di consigliare gli antiossidanti contenuti in un pomodoro creato in laboratorio, con tutti i rischi che la manipolazione genetica comporta, non consigliano dosi quotidiane di Vitamina C (acido ascorbico) o di Sodio Ascorbato o di Ascorbato di Potassio? Forse perché i risultati non tarderebbero a manifestarsi?
Quando si accorgeranno che anche la mappatura del genoma delle piante condurrà nel medesimo binario morto, dirotteranno i nostri soldi e la ricerca (tanto non ce ne ricorderemo) verso lo studio, che ne so, del “riccio di mare”. Perché, dovete sapere, che il riccio è immune dal cancro. I grandi geni, allora, partoriranno in provetta il primo “pomodoro spinato”, che se ti punge mentre lo lavi, ben venga, perché i suoi aculei inietteranno nel sangue una sostanza anti-tumorale...
A quel punto partiranno le campagne di PR con il loro testimonial, cioè quei personaggi illustri e altamente considerati dalle masse (scienziati, oncologi, uomini dello spettacolo, ecc.) pagati profumatamente per andare in televisione a decantare le proprietà curative del “pomoricci” o a farsi fotografare mentre lo mangiano, o mentre si puliscono in denti a fine pranzo con uno degli aculei. Quando verrà scoperto che il “pomoricci” è l’ennesima bufala mediatica creata ad arte dalle lobbies per occupare il cervello delle persone e distogliere l’attenzione dal problema vero (il cancro), se ne inventeranno un altro, e un altro ancora. La storia lo insegna alla perfezione, e nel frattempo, le persone continuano a morire…e continuano a sperare nel medicamento o nell’ortaggio miracolosi.
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