ROMA (WSI) - Spese per milioni di euro non controllate, incarichi
di consulenze e contratti di ricerca «illegittimamente conferiti» e
oneri di missione irregolarmente liquidati.
Sono alcuni punti di indagini che il procuratore regionale della Corte
dei Conti del Lazio, Angelo Raffaele De Dominicis, ha delegato alla fine
di gennaio alla polizia tributaria della Guardia di Finanza di Roma per
far luce sull'attività del Cnel, il Consiglio nazionale economia e lavoro presieduto dall'ex ministro Antonio Marzano, che ha fra i consiglieri molti sindacalisti, fra cui Luigi Angeletti (Uil), Raffaele Bonanni (Cisl) e Susanna Camusso (Cgil), esperti nominati dal Quirinale e dalle categorie produttive.
Il procuratore De Dominicis, sottolineando la «particolare delicatezza»
dell'istruttoria «che coinvolge un organo di rilevanza costituzionale»,
sollecita i finanzieri ad «accelerare al massimo gli accertamenti
istruttori», evidenziando anche l'eventuale violazione di un articolo della legge antimafia.
Fra le verifiche da svolgere anche quella sul collegio dei revisori dei
conti del Cnel, la cui composizione secondo il procuratore sarebbe
irregolare. Nella delega ai finanzieri, De Dominicis sottolinea che i
sindaci non avrebbero «mai formulato rilievi su aspetti della gestione
amministrativa».
Il contenuto di questo articolo è pubblicato da L'Espresso
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