Pranzi e cene in ristoranti di lusso, vacanze, viaggi in aereo, conti
astronomici in bar e enoteche, pernottamenti costosi in alberghi, e
ancora regali e spot in tv e sui giornali. Per un totale di ben 20
milioni di euro, tutti a spese del contribuente.
Nei cinque anni in cui è stato presidente della provincia di Firenze,
dal 2004 al 2009, Matteo Renzi non si è fatto mancare proprio nulla. Il
“rottamatore” del Pd non ha niente da invidiare a un qualsiasi Lusi o
Belsito in quanto a gestione allegra dei soldi pubblici, con la
differenza che Renzi oggi si è creato l’immagine di “moralizzatore”
della politica.
Il vero “big bang”, però, sono le oltre 250 fatture che indicano le
“spese di rappresentanza” sostenute dal presidente Matteo Renzi tramite
utilizzo di carta di credito personale. Spese che la provincia ha
liquidato e rimborsato, approvandone tutte le motivazioni.
Naturalmente non possiamo pubblicare tutte le fatture in un solo
articolo, ma come primo “assaggio” possono bastare alcune chicche: i due
viaggi in Usa nel 2007, con tanto di giornalista al seguito pagato dal
contribuente, totalmente rimborsati dalla provincia. Dagli alberghi alle
consumazioni nei bar: Renzi in totale spende 70.000 euro per i due
viaggi “di rappresentanza”. E c’è pure una cifra “strana”, pari a 3.000
euro pagati con la carta di credito in un albergo di Boston, senza
alcuna voce di spesa. Cosa può costare 3.000 euro, di notte, in un
albergo?
Le spese in bar ed enoteche spesso sfiorano il clamoroso, con conti
pari a 600 euro. Cosa berrà, Matteo Renzi, a spese del contribuente?
Anche negli Usa non era da meno
Per non parlare di ristoranti e trattorie. Ecco un piccolo assaggio solo del 2008
Ma i conti della provincia, sotto la gestione Renzi, saranno tutti limpidi e cristallini? Nient’affatto.
Per finanziare una manifestazione culturale come il “Genio fiorentino”,
la provincia di Firenze guidata da Renzi spende in media 2 milioni di
euro ogni anno: di questi, 707.000 euro finiranno nelle casse della
Cult-er, associazione con sede legale presso uno studio di
commercialisti a Prato ma totalmente priva di strutture. 100.000 euro
finiranno pure nelle casse del giornale “La Nazione”.
Per parlare bene del Genio Fiorentino?
100.000 euro nel 2005 finiscono nelle casse di un ”Circo per la
Pimpa, spettacolo dedicato al simpatico cane a pois dei fumetti, creato
dalla penna di Francesco Tullio Altan, in occasione del trentesimo
compleanno della Pimpa. Il ricavato è però inferiore alle attese. Parte
dell’incasso avrebbe dovuto finire in beneficenza nelle casse
dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, ma non se ne farà nulla.
Non sarebbe stato meglio, per la provincia, donare direttamente la somma all’ospedale?
E ancora: nel 2005 Matteo Renzi crea “Florence Multimedia”, società
partecipata al 100% dalla provincia di Firenze e quindi controllate
direttamente da lui. Contemporaneamente, smantella l’ufficio stampa
della provincia, non sufficientemente idoneo a valorizzare l’immagine
personale del “rottamatore”. La sede viene collocata in una struttura
della provincia e data in locazione con un pagamento di un canone
simbolico pari a 1.000 euro all’anno. Florence Multimedia diventa
operativa nel 2006, nel 2007 le viene affidato anche l’ufficio stampa
della provincia. Nel solo anno 2008 la provincia di Firenze bonificherà
le casse di Florence Multimedia con ben 4 milioni 387mila 453 euro. Per
cosa? Per diventare negli anni lo strumento di propaganda personale di
Matteo Renzi, nonché il metodo per ingraziarsi giornali e tv locali:
gran parte dei milioni di euro finiscono infatti nelle casse delle
concessionarie di pubblicità dei giornali. Uno strumento talmente “ad
personam” da essere smantellato “casualmente” alla fine della
legislatura di Renzi.
Ma su questo la Corte dei Conti sta indagando.
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