"Quel rompicoglioni di Marco Biagi", "M'hanno pagato casa a mia insaputa". Non solo la carriera politica di Claudio Scajola non è stata devastata da queste dichiarazioni - sarebbe stato the end
in qualsiasi altra democrazia occidentale - ma l'onorevole Pdl continua
a pretendere di esercitare il proprio potere, dalla prima fila. Ecco la
sua furia, abbattuta sul coordinamento del Pdl ligure. Minaccia e
delirio. Nessuno si permetta di alzare la cresta, che quella è roba sua.
Si dice persino pronto a sfruttare le sue conoscenze da ex presidente
Copasir, vigilanza sui servizi segreti. E noi, ad un Parlamentare della
Repubblica, permettiamo di parlare così.
"Ricordatevi che io so tutto di voi. Molti di voi, per pudore, non avendo più dignità, non possono far altro che abbassare gli occhi, al mio cospetto. E vi permettete di andare in giro a spargere veleno su di me. A chi mi ha attaccato, strumentalizzando le mie vicende giudiziarie, auguro l'ultimo dei gironi infernali. Avete cercato di trarre vantaggio dalle mie sventure, perché magari se io fossi uscito di scena c'era un posto in più per voi.
Non accetto lezioni da chi ha avuto frequentazioni con la malavita per ottenere più consenso (l'attacco indiretto è a Minasso, ndr), a chi ha messo i suoi soldi in Liechtenstein dopo una condanna in primo grado (Luigi Grillo, che poi respingerà l'addebito, ndr), a chi è dovuto fuggire dai suoi territori perché assediato da Tangentopoli (Scandroglio, ndr). Bisogna azzerare tutto e rimettere insieme i cocci. Cambiare le facce. Questo coordinamento regionale è stato nominato da Berlusconi su mia proposta. Oggi, a stare tra voi, sono in imbarazzo, va tolto il tappo ...
Ricordate, sono stato presidente del Copasir, so molte cose su molti di voi e non le ho mai dette ...".
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