Corte Costituzionale , sentenza 11.10.2012 n° 223
(ASCA) - Roma, 11 ott - Il taglio agli stipendi dei magistrati e alle
retribuzioni dei dirigenti pubblici che superano i 90mila euro e'
incostituzionale. Lo ha stabilito la Corte costituzionale che con la
sentenza 223/2012 boccia alcune norme contenute nella manovra correttiva
varata dal governo Berlusconi con il dl del 31 maggio 2010 n. 78, intitolato 'Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita' economica'.
La Consulta blocca l'articolo 9 del decreto che dispone che a decorrere
dal primo gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2013 ''i trattamenti
economici complessivi dei singoli dipendenti, anche di qualifica
dirigenziale, previsti dai rispettivi ordinamenti, delle amministrazioni
pubbliche, siano ridotti del 5% per la parte eccedente il predetto
importo fino a 150.000 euro, nonche' del 10% per la parte eccedente
150.000 euro''.
La Consulta boccia analogamente il comma 22 sempre dell'articolo 9,
dove viene disposto che ai magistrati non siano erogati, ''senza
possibilita' di recupero, gli acconti degli anni 2011, 2012 e 2013 ed il
conguaglio del triennio 2010-2012'' e che ''per il triennio 2013-2015
l'acconto spettante per il 2014 e' pari alla misura gia' prevista per
l'anno 2010 e il conguaglio per l'anno 2015 viene determinato con
riferimento agli anni 2009, 2010 e 2014''. A giudizio della Corte le
disposizioni governative si pongono ''in evidente contrasto'' con gli
articoli 3 e 53 della Costituzione, dove viene sancito come tutti i
cittadini siano uguali davanti alla legge e tutti siano tenuti a
concorrere alla spesa pubblica in ragione della loro capacita'
contributiva.
Nella sentenza si legge inoltre che ''l'introduzione di una imposta
speciale, sia pure transitoria ed eccezionale, in relazione soltanto ai
redditi di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni
inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione
viola, infatti, il principio della parita' di prelievo a parita' di
presupposto d'imposta economicamente rilevante''.
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