Comune, nasce la nuova "macchina": addio al direttore generale. Creato un ufficio per la lotta all'evasione fiscale
Chiara Cacciani Dopo l'affaire Tavolazzi non ci sarà spazio per altri toto-nomine: la giunta 5 Stelle dà infatti addio alla figura del direttore generale del Comune. "Troppo potere centralizzato - spiega il sindaco Pizzarotti - : meglio un Comitato dirett
ivo
formato dai dirigenti apicabili: ideale per confrontarsi e trovare
soluzioni condivise". Vista dall'esterno è questa la rivoluzione più
immediatamente percepibile sancita dalla nascita della nuova
Macrostruttura firmata dall'Amministrazione grillina. Ma è ovviamente
dentro il palazzo municipale che si produrranno gli effetti più forti e
duraturi. Mappa organizzativa, incarichi, retribuzioni: i cambiamenti
toccheranno tutte le "voci" e porteranno un risparmio annunciato di 300
mila euro, frutto anche di una lotta agli sprechi che andrà combattuta
ufficio per ufficio. Per parlare dele novità è quasi inevitabile usare i
verbi al futuro, ma la Macrostruttura è già presente: la
riorganizzazione è infatti in vigore da più di 24 ore, da lunedì 19
novembre, ed è stata illustrata nei giorni scorsi ai 1300 dipendenti
comunali. Oggi la presentazione alla stampa, e non sono mancati gli
affondi verso i predecessori. Il leit motiv di Pizzarotti è
razionalizzazione e semplificazione, e per darne una prova visiva mostra
le mappe del "com'era-com'è": detto coi numeri, la nuova geometria
comunale punta sul modulo 2-4-2. Sarà formata da due aree (una dedicata
alla persona, l'altra più tecnica e più centrata sullo sviluppo e sui
servizi della città), quattro settori e due servizi in staff (segreteria
generale e avvocatura). A ciò si aggiungono il Comitato direttivo e i
comitati di coordinamento intra-settoriale e intra-area. E il Corpo
della Polizia municipale, che manterrà una sua autonomia, sarà cmposto
da quattro strutture operative. Nell'ambito dei diversi settori, le
novità più grandi riguardano la nascita di un ufficio competente per la
lotta all'evasione fiscale ("certo non saremo noi a dare la caccia ai
grandi evasori, ma tante cose si possonof are. Ed era giusto dare un
segnale", ha detto il sindaco) e la "consacrazione" del settore ambiente
energia: "Prima era affogato in altre strutture: ora è un settore
autonomo che svilupperà anche il tema importantissimo dell'antisismica".
Ancora numeri: se le posizioni organizzative del Comune di Parma sono
attualmente - secondo i dati forniti da Pizzarotti - circa 85, di cui 65
occupate, presto scenderanno a 44. "Abbiamo confrontato la situazione
dei principali Comuni della regione, e per Parma il rapporto è
nettamente superiore rispetto alla popolazione residente". Nella pratica
significa nessun esubero ma piuttosto una riattribuzione delle
posizioni. Si parte dall'approvazione di una nuova disciplina, che
prevede una graduazione delle posizioni con conseguente definizione
delle fasce retributive e la possibilità di delega per la firma,
"nell'ottica di sgravare e di fare chiarezza sui ruoli, affinchè
ciascuno faccia il suo compito". A livello retributivo, il sindaco ha
sottolineato come in precedenza le posizioni organizzative fossero
"tutte pesate al massimo contrattuale: ora invece è stata istituita la
procedura di attribuzione degli incarichi che prevede tre fasce".
Annuncia regole del gioco chiare, Pizzarotti: "Dall'anno prossimo
comunicheremo tutti insieme gli obiettivi che ci proponiamo, i
dipendenti li valuteranno e potranno candidarsi fino a 3 posizioni
organizzative. Poi ci sarà una selezione". E anche a livello
dirigenziale si cambia: a livello di busta paga il Comune annuncia di
voler dar maggior peso all'indennità di obbiettivo piuttosto che a
quella di produttività: "Volevamo che l'attenzione dei dirgenti fosse
spostata sul raggiungimento del risultato prefissato più che sulla
quantità, ed è un modo per motivarli". Così come tutta l'operazione,
sottolinea, è nell'ottica di motivare, valorizzare e premiare i
dipendenti. "C'erano economie di scala da fare - continua Pizzarotti -.
Prima non era importante cosa si faceva ma l'evidenza dell'opera o del
progetto realizzato, al di là della spesa. Noi invece vogliamo che le
cose vengano fatte diversamente". Nel macro come nel "micro": "Abbiamo
voluto fare, ad esempio, un monitoraggio su quanta carta veniva
utilizzata per le stampate. Ora la direttiva è di stampare fronte e
retro, evitando se inutile il colore, con riduzioni del 50 percento".
Sul tema sprechi Pizzarotti si appella ai dipendenti: "Chi meglio di chi
un lavoro lo svolge può valutare gli sprechi e aiutare a ridurli?". E i
300 mila euro di risparmi? "In parte saranno destinati all'ente, in
gran parte al fondo di produttività a favore di tutti i dipendenti".
La strada dunque è tracciata ma "niente - spiega il sindaco - è scritto
sulla pietra. Nei prossimi mesi faremo un bilancio e si potrà
migliorare. D'altra parte non è facile accontentare tutti, ma intanto
abbiamo iniziato un percorso condiviso. Nel passato lo era stato un po'
meno: come dal giorno alla notte, diciamo...."
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