"Sono sempre stato rispettoso della liberta' di scelta altrui, ma nella
stessa misura non ho mai considerato positivamente chi opta per lo
svolgimento di una determinata funzione pubblica come un trampolino di
lancio per conseguirne un'altra del tutto diversa. Poichè (emerge) anche
da tue dichiarazioni pubbliche in merito il convincimento che tu abbia
optato per la sindacatura di Firenze quale passaggio attraverso le
primarie alla leadership politica, il mio giudizio su tale condotta non
può che essere critico". Così, l'ex procuratore nazionale antimafia Pier
Luigi Vigna, scomparso il 28 settembre scorso, scriveva nel gennaio
2011 al sindaco di Firenze Matteo Renzi motivando le sue dimissioni
dall'incarico di Consigliere speciale per la sicurezza dello stesso
Renzi. La lettera è stata diffusa dalla 'Velina Rossa'.
Vigna era
stato nominato Consigliere il 25 settembre del 2009 con il compito di
fornire al sindaco il proprio apporto collaborativo nel settore della
sicurezza. "Ho sempre pensato - aggiungeva l'ex magistrato nella sua
missiva - che ogni funzione pubblica non possa essere strumentalizzata".
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