Da http://www.vincitorievinti.com/2012/06/il-salvataggio-del-monte-paschi-una.html
Mentre voi fate la colletta per comprare la carta
igienica per scuole dei vostri figli, o aspettate mesi per farvi un esame
specialistico in un ospedale e mentre siete schiavi di uno Stato in fallimento,
che ha deciso di percorrere la strada del totalitarismo fiscale per comprimere
i diritti del popolo, a vantaggio della salvezza della casta che ha rovinato il
Paese, lo stato salva il Monte Paschi di Siena con 4 miliardi di euro, e in
cambio riceverà (forse) carta straccia.
Della vicenda dei Tremonti Bond al Monte dei Paschi di Siena e di come la
banca senese ha eluso (con la complicità del Governo precedente) il pagamento
degli interessi per circa 200 milioni di euro, si era già parlato.
Nella
nuova edizione dei Tremonti Bond, messi in campo dal
Governo Monti per salvare la banca senese e con lo scopo di mantenere
al comando chi ha portato la banca al dissesto
-ovvero la Fondazione azionista di maggioranza, poiché espressione di
interessi di partito- sembrerebbe che venga meno il privilegio
riconosciuto alla banca di non ottemperare al pagamento degli interessi
qualora
non vengano distribuiti utili; peraltro come già accaduto nel 2011 in
cui la
banca, avendo riportato una perdita, non ha corrisposto interessi allo
stato
per circa 200 milioni di euro, nonostante lo Stato sia costretto a
finanziarsi
sul mercato pagando saggi di oltre il 6% per i BTP decennali.
Ma attenzione, qui viene il bello.
Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ASCA, nella
nuova versione dei Tremonti Bond sembrerebbe che, ''se gli interessi non sono corrisposti, per assenza o incapienza degli
utili distribuibili, l'emittente (Il Monte Paschi in questo caso) assegna al
Ministero azioni ordinarie di nuova emissione per una quota del patrimonio
netto corrispondente all'importo della cedola non corrisposta".
In altre parole, è vero che
chi usufruisce della nuova edizione dei Tremonti Bond, anche in assenza di
utili dovrà corrispondere gli interessi, ma potrà farlo corrispondendo al Ministero
del Tesoro l'equivalente in azioni della banca.
Ora spero che comprenderete che, farsi pagare con azioni di una banca che dai
suoi massimi ha perso in borsa oltre il
95% e che è partecipata, per la maggioranza, da un ente che è stato
capace di distruggere la banca più antica del mondo poiché al servizio di
giochi ed interessi partitici, non è esattamente un ottimo affare e soprattutto,
direi, che non è affatto rispettoso per il contribuente martoriato di tasse.
Benché il management della
banca abbia riferito che, secondo il piano
industriale, entro il 2015, la banca restituirà i Tremonti Bond, azzardo la
previsione che, salvo ulteriori salvataggi, nella migliore delle ipotesi, la
banca senese restituirà i 4 miliardi di euro in forma di partecipazione
azionaria, visto che comunque è riservata alla banca la facoltà di convertire
le obbligazioni dei Tremonti Bond in azioni ordinarie. Come dire: denaro fresco
in cambio di carta straccia!
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