L’assessore all’Economia ha dato forfait poche ore dopo
essere stato nominato. Quello agli Enti locali dovrebbe essere
messo alla porta a breve. Comincia nel segno delle defezioni l’avventura
di Rosario Crocetta alla guida della Regione Sicilia, sostenuto dal Pd e l’Udc.
Neanche il tempo di convocare la prima riunione del neo governo
regionale, che l’ex sindaco di Gela ha dovuto incassare il primo
no della sua nuova esperienza sullo scranno più alto di Palazzo
d’Orleans. Francesca Basilico D’Amelio, nominata da
Crocetta al vertice del delicatissimo assessorato all’Economia, ha
infatti deciso di farsi da parte. Per i prossimi due mesi non si
sarebbe potuta allontanare da Roma, dove lavora da anni. “Non era
possibile, purtroppo, attendere due mesi, considerata la necessità di approvare il bilancio nel più breve tempo possibile” ha spiegato il neo governatore, che ha subito nominato un sostituto: sarà Luca Bianchi,
vicedirettore dello Svimez, l’associazione per lo sviluppo
dell’industria nel Mezzogiorno, a doversi occupare dei delicati conti
della regione Sicilia, che secondo la Corte dei conti dovrebbero
sfondare quota sei miliardi di euro di deficit entro la fine dell’anno.
Ha poi fatto
discutere nelle ultime ore lla posizione del neo assessore alla
Funzione pubblica e agli enti locali Patrizia Valenti, che era stata indicata dall’Udc. E' emerso il suo coinvolgimento in un’inchiesta della procura di Messina
per fatti del 2009. Valenti, quand’era al vertice del consorzio
siciliano autostrade, non avrebbe dato seguito per alcuni mesi ad un
provvedimento del Tar che era invece immediatamente esecutivo: per questo è accusata di omissione d’atti d’ufficio.
Il ruolo del neo assessore nell’inchiesta è considerato marginale
rispetto agli altri indagati, ma a febbraio dovrà comunque presentarsi a
giudizio.
Una condizione che sarebbe stata taciuta al neo governatore.
“Non sono stato assolutamente informato dall’assessore della sua condizione giudiziaria.
Questo non mi sembra affatto leale, l’assessore ne tragga le necessarie
conseguenze” ha replicato Crocetta. Così la nuova giunta regionale ha
perso il secondo pezzo: dalle nomine di Crocetta non è passata neanche
una settimana. ”Io sono stata chiamata da tecnico a
svolgere un lavoro per il bene della Sicilia e preferisco non
intromettermi in questioni dal sapore politico. Ringrazio l’Udc per la
fiducia che mi ha accordato, ma non sono abituata a stare dentro i
giochi politici. Sono un dirigente dell’amministrazione regionale e una
servitrice leale dell’interesse pubblico e per questa ragione ho deciso
di rimettere il mio mandato nella mani del presidente della Regione” ha
fatto sapere con una nota Valenti. Che, in passato è stata vicina a
Salvatore Cuffaro, l’ex governatore ora condannato in via definitiva a
sette anni di carcere per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra.
Quando Cuffaro era presidente, infatti, l’ex assessore agli Enti locali
aveva guidato la sua segreteria tecnica.
L’ex governatore, ora
detenuto a Rebibbia, era stato sostenuto anche da un’altra donna che
Crocetta ha oggi chiamato a far parte della sua giunta: si tratta di Ester Bonafede,
sovrintendente dell’orchestra sinfonica siciliana e nuovo assessore al
lavoro, che alle elezioni regionali del 2006 era stata candidata
nell’Aquilone, la lista personale di Cuffaro che vinse le elezioni
contro Rita Borsellino. Era stato candidato con Cuffaro anche Dario Cartabellotta, candidato alle regionali del 2001 con il Cdu e oggi nominato da Crocetta assessore all’Agricoltura.
“L’Udc non è più quella dei tempi di Cuffaro”
ha replicato a più riprese il neo governatore. Però nelle ultime
ore ha raccolto anche la benedizione di Silvio Cuffaro, fratello dell’ex
presidente della Sicilia. “Mio fratello – ha dichiarato il minore
dell’ex presidente al quotidiano on line livesicilia.it – sceglieva
sempre gente capace per i posti importanti. Ha fatto crescere questa
regione e anche la sua classe dirigente. E oggi Rosario Crocetta lo conferma con le sue scelte.
Tra i due ci sono molte analogie. Crocetta incontra la gente per
strada. Bacia tutti. E poi ha affidato la Sicilia alla Madonna”. Appena
eletto, infatti, Crocetta ha affidato la Sicilia alla Madonna delle Lacrime di Siracusa.
“Noi siciliani – ha spiegato il neo governatore – siamo un grande
popolo e il fatto di affidare noi stessi ad una grande donna come Maria
è un atto semplice di devozione”. Lo stesso devotissimo gesto già
compiuto da Cuffaro nel 2007.
Probabilmente nei prossimi giorni lasceranno la giunta i due assessori completamente esterni alla politica, il cantautore Franco Battiato al Turismo e lo scienziato Antonino Zichichi ai Beni culturali, che da buoni siciliani cominciano a capire chi è Crocetta e le sue cointeressenze e legami con ambienti inquinati.
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