di
Oliviero Beha
In "un fuori onda" in occasione di un'intervista a una radio, il sindaco
di Firenze in pole position per le primarie del centro-sinistra insieme
(o meglio dietro, secondo i sondaggi dell'antivigilia) a Bersani, ha
detto con lodevole chiarezza che "se perde, porterà i suoi amici in Parlamento".
Nel frattempo la Cgil denuncia che a fine anno saranno a spasso per la
fine dei loro contratti a termine 230 mila lavoratori precari
nell'ambito statale, 160 mila nella pubblica amministrazione e 70 mila
nella scuola. "Una bomba sociale", come ha detto il segretario della
confederazione, Susanna Camusso.
Si tratta dell'ennesima deflagrazione sociale ed economica. quindi politica.
Ebbene, se si incendia la casa, pensare a salvare la cassaforte mentre
stanno per bruciare famigliari e animali sembra criminale. Qui sta
succedendo lo stesso. La politica continua a mandare segnali in questa direzione,
amplificati da tutto l'ambaradan mediatico. Vogliono sempre e comunque
pensare prima (o esclusivamente...) al loro "particulare" come hanno
sempre fatto. La novità è che adesso la casa sta
bruciando con fiamme sempre più alte. Gli scontri di piazza ne sono un
ancor minimo richiamo.
E Renzi pensa agli " amici in Parlamento"?
Ma
via, davvero "deus amentatquos perdere vult", tradotto in fiorentino
"hanno perso completamente la testa", se mai l'hanno avuta.
Farebbero bene a temere una rivoluzione, altro che preoccuparsi degli amici da sistemare.
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