L’Agenzia delle Entrate
farà partire a gennaio il nuovo redditometro per scandagliare le nostre
dichiarazioni dei redditi. Ma tra i soldi che “pendono” e che
potrebbero tornare presto a casa ci sono anche quelli delle banche
quotate in Borsa. Quasi 5 miliardi che sono ancora oggetto di
contenzioso, ovvero di partite aperte, negli ultimi anni. E il conto in
sospeso con l’Erario è destinato a salire guardando le ultime relazioni
trimestrali, anche se non tutti gli istituti hanno aggiornato le
informazioni.
Lo ha fatto Intesa Sanpaolo che a settembre ha ricevuto una visita degli uomini di Befera
per una verifica sulle controllate Group Services, per l’anno 2009, e
Banca Imi per operazioni di finanza strutturata e contratti di
finanziamento stipulati all’estero dal 2008 al 2010. A un’altra società
del gruppo, la Leasint, sono poi state contestate fatturazioni per
operazioni inesistenti.
Nessuno sviluppo, invece, per le indagini penali
della Procura di Biella che ha messo nel mirino alcune operazioni di
pronti contro termine su titoli obbligazionari esteri fatte nel 2006 e
nel 2007 dall’allora controllata Biverbanca. Secondo gli accertamenti
della Gdf, il gruppo avrebbe abbassato l’importo dell’Ires dovuta,
grazie a crediti fiscali maturati all’estero.
Contenziosi fiscali aperti anche per il Monte dei Paschi:
il 23 ottobre è stato notificato a State Street Bank (ex MPS Finance
Banca mobiliare, prima ceduta a Intesa e da questa a State Street) un
processo verbale di constatazione relativo a operazioni di trading su
azioni perfezionate a cavallo dello stacco dei dividendi nel 2007. Non
solo. Il 31 maggio scorso alla banca senese è stato notificato un
verbale relativo alla cessione di una partecipazione formalizzata nel
2006.La banca contesta che la vendita sarebbe avvenuta in realtà nel
2005, dunque “la plusvalenza realizzata non avrebbe goduto
dell’esenzione fiscale”. Ma non dice quale sia la partecipazione che ha
originato la plusvalenza contestata. Di certo, in quel periodo si erano
registrate tre operazioni: la vendita del 4,4% di Bnl a Deutsche Bank
, la cessione della quota Parmalat e quella dei titoli Fiat provenienti
dal «convertendo ». In alcuni casi i conti rimasti aperti col Fisco e
le contestazioni vengono ereditate dalle aziende aggregate o finite
negli anni sotto il controllo dell’istituto.
Ne sa qualcosa il Banco Popolare
che ha dovuto sistemare anche i guai della ex Popolare di Lodi e di
Italease. Al 30 settembre, le passività potenziali che interessano
l’istituto veronese e le controllate ammontano a 391 milioni. Anche
nella galassia Ubi fioccano verifiche, alcune ancora in
corso, cui si aggiungono numerosi processi verbali di constatazione e
avvisi di accertamento come quello arrivato a Ubi Banca per 13,2 milioni
di presunte omesse ritenute. Per la Banca Popolare dell’Emilia Romagna
i problemi arrivano, invece, dalla controllata irlandese Emro Finance:
l’anno scorso la Guardia di Finanza ha chiuso una verifica sui periodi
d’imposta 2005-2009. Il 12 marzo è scattato l’avviso di accertamento
dell’Agenzia delle Entrate di Modena per il 2005 e il 2006, in cui si
contesta l’esterovestizione della società. Si tratta di 11,2 milioni di
tasse. Valore che però scende a 3,2 milioni se si considerano tutti gli
anni interessati dalla verifica della Finanza e quanto già versato come
imposte in Irlanda nello stesso periodo.
C’è poi chi ha chiuso i conti col fisco, ma non con i tribunali. Unicredit
ha staccato a Befera un assegno da 264 milioni per l’operazione
Brontos, nome con cui la controparte Barclays aveva battezzato la frode
fiscale da 245 milioni per la quale è stato indagato e rinviato a
giudizio l’ex amministratore delegato, Alessandro Profumo,
ora presidente di Mps. Il giudice milanese, Maria Antonietta
Monfredi, ha deciso il trasferimento del processo a Bologna accogliendo i
rilievi della difesa sull’incompetenza territoriale del tribunale
lombardo. Il caso torna così alla fase delle indagini preliminari e la
palla passa ai magistrati emiliani che valuteranno se procedere con una
nuova richiesta di rinvio a giudizio.
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