I PM Mario Gianoglio e Vittorio Nessi hanno rilevato, tra le tante irregolarità, anomalie nel settore RC Auto
che non esitano a definire “gravi”. Mentre le agenzie di stampa e i
maggiori quotidiani nazionali si sono limitati a riportare queste
dichiarazioni noi abbiamo cercato di vederci più chiaro: vediamo cosa
non piace ai Pubblici Ministeri riguardo a questa faccenda.
Riserve tecniche insufficienti?
Ciò che ha colpito l’accusa riguardo alla posizione di Fondiaria Sai nel ramo RC Auto
è l’accantonamento delle riserve tecniche, giudicato palesemente
insufficiente, inequivocabile sintomo di cattiva gestione: da questo
dato come da altri deriva anche la decisione che è stata presa pochi
giorni fa di perquisire l’Isvap e l’abitazione del suo presidente
Giancarlo Giannini, reo secondo i magistrati, essendo a capo dell’organo
di vigilanza dal 2002, di non avere mai ispezionato a dovere una
situazione così palesemente preoccupante, dando prima il via alla
famiglia Ligresti nella loro disastrosa entrata in Fonsai, e dopo non
avendo mai esteso a sufficienza i controlli ogni volta che una mancanza
veniva a galla.
Danni non solo all’RC Auto
Mentre i PM Nessi e Gianoglio stanno cercando di fare
luce su questo versante in quel di Torino, a Milano il PM Luigi Orsi
sta indagando per quanto riguarda i reati di ostacolo alla vigilanza
assicurativa ed aggiotaggio: in questo caso indagato è Salvatore
Ligresti, in relazione ad una complessa operazione finanziaria con
movimenti anomali di titoli tra Premafin, The Ever Green e The Heritage.
L’inchiesta su Ligresti va oltre Fonsai: Imco e Sinergia
A conferma che qualcosa di poco chiaro nella gestione
della famiglia Ligresti sembra esserci, c’è anche il fatto che l’accusa
è andata oltre la situazione Fondiaria Sai, passando
anche ad indagare sui fallimenti di altre due società dell’imprenditore
siciliano, ovvero Imco e Sinergia, nonché su patti poco chiari con
Alberto Nagel di Mediobanca (che infatti è a sua volta indagato per
ostacolo all’attività di vigilanza) … è stato rinvenuto un foglio in cui
sembra evidente la richiesta di Salvatore Ligresti e la firma di Nagel,
anche se quest’ultimo ne ha negato valore contrattuale percui si
tratterà di stabilire se effettivamente si tratta di un accordo a tutti
gli effetti o di un carteggio che -benché potrebbe essere privo di
valore- è piuttosto sintomatico che qualcosa di oscuro stesse accadendo
tra le due realtà finanziarie.
Indagati anche Erbetta e molti altri
Tra le posizioni più scomode nell’ambito dell’indagine troviamo quella di Emanuele Erbetta (amministratore
delegato di Fondiaria Sai) e di altri indagati quali Jonella Ligresti,
Gioacchino Paolo Ligresti, Giulia Maria Ligresti, Fausto Marchionni,
Vincenzo La Russa e Antonio Talarico, tutti quanti accusati di falso in
bilancio.
fonte http://assicuri.com/2012/10/31/fondiaria-sai-anomalie-rc-auto/
1 commento:
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Berry
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