sabato 29 dicembre 2007

I NUMERI DELL'ITALIA

Le Nazioni Unite hanno reso pubblici i numeri dell’Italia riferiti all'anno che sta per finire:
- 0% crescita della popolazione
- 42,5 età media, 38,5 in Inghilterra
- un italiano su 5 ha più di 65 anni
- 1,29 bambini nati per ogni donna. 2,1 è il numero necessario per mantenere il livello di popolazione attuale
- 120 giorni persi ogni anno per scioperi per 1.000 lavoratori dal 2001 al 2005, confrontato con 26 giorni in Inghilterra
- 20esima posizione nell’Human Development Index, l’indice delle Nazioni Unite che misura fattori come l’educazione, la salute, l’attesa di vita, quattro posti sotto l’Inghilterra e sette sotto la Spagna. L’Italia ha perso tre posizioni nell’ultimo anno
- 7% tasso di disoccupazione, più alto di 76 nazioni, tra cui Romania, Nigeria, Cambogia e Ucraina - 106% debito pubblico in relazione al prodotto interno lordo, il sesto più alto nel mondo, più alto che quello dello Zimbabwe
Prodi ha salutato l'anno 2007 a reti unificate con un messaggio fiducioso nel futuro, ha detto che il debito pubblico è sotto controllo e che gli italiani sono ottimisti e felici.
Ai fedelissimi ha ricordato che le cose in famiglia vanno bene, specialmente alla moglie Flavia ed alle azioni di cui lei è titolare.
Anche Amato è intervenuto ed ha smentito i commenti negativi sull 'Italia dei quotidiani e periodici di tutto il mondo.
Possiamo stare tranquilli.
Buon anno a tutti

mercoledì 12 dicembre 2007

PRECETTATECI TUTTI

Non accenna a placarsi la rabbia dei trasportatori e degli autisti, e le ragioni si possono ben comprendere. Di fronte ad uno Stato che ha privilegiato il trasporto merci su gomma e non su binari (l'80% del traffico commerciale in Italia viaggia su ruote, percentuale più alta di tutti gli altri paesi dell'Unione Europea); che non ha investito sui biocarburanti, i quali non solo costano la metà del petrolio ma non inquinano; che non ha preso alcun provvedimento in favore dei propri cittadini incolpevolmente rimasti a secco di carburante o costretti a file chilometriche ai distributori, bene, contro di esso è financo (e finalmente) emersa la vergogna delle inique tasse sulla benzina. Ed infatti, tratto dal sito del Governo italiano
E’ stato calcolato che il 70 per cento del costo di un litro di benzina verde è costituito da accise ed imposte alcune delle quali risultano davvero sconcertanti e vergognose, come ad esempio:
# 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935;
# 14 lire per la crisi di Suez del 1956;
# 10 lire per il disastro del Vajont del 1963;
# 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966;
# 10 lire per il terremoto del Belice del 1968;
# 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;
# 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980;
# 205 lire per la missione in Libano del 1983;
# 22 lire per la missione in Bosnia del 1996;
# 0,020 euro per rinnovo contratto autoferrotranviari 2004
Il tutto per un totale di 486 lire, cioè 0,25 euro al litro!
Il buon senso vorrebbe che al cessare della causa che determina una tassa, dovrebbe cessare la tassa stessa. In Italia invece non è così. Anzi, su queste accise, viene applicata anche l’Iva, cioè una tassa sulla tassa!

lunedì 10 dicembre 2007

ED ECCO A VOI ROMANO PRODI (parte I)

Sento dire a molti che dalla pluridecorata inchiesta di Catanzaro Prodi non aveva nulla da temere, e per questo non ha mai commentato il ruolo molto dinamico rivestito dal PM che conduceva l'indagine.

Tutti costoro, però, non ricordano bene chi è Prodi e come riesca, col suo sorrisino deficiente, a mantenere un rapporto privilegiato con la magistratura tale da far di lui un intoccabile.

Non farò cenno allo scandalo Telecom-Serbia, mi riservo di parlarne in altro post.

Voglio ricordare invece cosa successe alla dott.ssa Geremia a seguito della richiesta di processare Prodi: per quel Giudice iniziarono le minacce di morte, le intimidazioni su utenze riservate ed altro.

Il periodo coincise con un’altra sua inchiesta, quella sull’Alta velocità, dove suo malgrado il Pm si ritrovò fra i piedi la società di consulenza Nomisma. Il 7 novembre il Pm denunciò alla polizia le intimidazioni mirate, informò il procuratore capo Michele Coiro che le aveva affidato l’inchiesta e che suo malgrado finì nel tritacarne giudiziario per i rapporti (legittimi) col capo dei gip Squillante: Coiro venne tagliato fuori dopo un’inchiesta disciplinare promossa dal ministro Gian Maria Flick, avvocato e prodiano doc.

La richiesta per Prodi, nel frattempo, venne fermata dal gip Landi che giudicò insufficiente la perizia Castaldo e diede incarico a cinque esperti di stabilire quanto alla Geremia non interessava: ovvero, stabilire il prezzo del gruppo Cirio, Bertolli, De Rica.

Il risultato fu che a fine ’97 il Gip assolse tutti «perché il fatto non sussiste». La sentenza, invereconda, non venne depositata entro la data stabilita (23 gennaio 1998) e la Geremia non potè impugnarla.

Dopo altri scandali, di recente si è saputo di una consulenza pagata a Nomisma per condurre una fondamentale ricerca sugli asini somali. I risultati di quello studio (che avrebbero dovuto essere pubblici, in quanto ricerche scientifiche) non risultavano essere consultabili, ma il costo era già stato addebitato ai contribuenti.

lunedì 3 dicembre 2007

DIMENTICHIAMO...

di Giorgio Bardelli
Tutti a raccolta, in alto le fiaccole, è ora di metterci in marcia contro la dittatura del positivismo!
Per i nostri ragazzi, per la Cristianità, per la libertà di pensiero, spazziamo via dai libri di scuola tutte le menzogne che la scienza ci propina! Questa è una battaglia per la verità e per il popolo.
Dimentichiamo Niccolò Copernico: è evidente per tutti che il Sole si muove nel cielo, chiunque lo può constatare, ma per cinque secoli gli scienziati sono riusciti, incredibilmente, a convincerci del contrario. Svegliamoci, usiamo la nostra testa, senza più farci truffare da falsi maestri!
Dimentichiamo Isaac Newton: l’assurda legge che porta il suo nome, secondo la quale oggetti che non si toccano si attrarrebbero a vicenda, è un’evidente falsità! Forse che due mele, appoggiate sul tavolo, rotolano l’una verso l’altra? Dove si è mai vista una cosa simile?
Dimentichiamo Eratostene, e con lui tutta la congrega di assertori della sfericità della Terra: forse che andando in Australia ci sentiamo venire il sangue alla testa, o ci escono gli oggetti dalle tasche, o ci ritroviamo la cravatta davanti al naso? La superficie dell’acqua in una scodella è chiaramente piatta, perché non dovrebbe esserla anche quella dell’oceano? Nemmeno Cristoforo Colombo, povero stupido, è mai arrivato in Oriente, contrariamente a quanto vogliono farci credere!
Dimentichiamo Werner Heisenberg e il suo insulso principio di indeterminazione: forse che la pattuglia della polizia stradale non è in grado di dirvi contemporaneamente dove eravate e a quale velocità stavate viaggiando?
Dimentichiamo Albert Einstein: la sua relatività è una teoria distruttiva, uno sterile cerebralismo, che mina la Verità dell’Assoluto, peraltro in clamorosa e dichiarata contraddizione con il suo collega Newton. Dove sarebbe, quindi, la verità della scienza? Che dire, inoltre, della bomba atomica?
Dimentichiamo le scoperte di Edward Jenner, Louis Pasteur e Robert Koch: con le loro cure delle malattie infettive, hanno provocato un aumento gigantesco del numero di morti per tumore. E adesso gli scienziati ci chiedono continuamente montagne di soldi per la ricerca sul cancro!
Dimentichiamo Ignàc Semmelweis: la vita umana è nelle mani della Provvidenza, nessuno di noi ha il diritto di stabilire se una donna su tre deve o non deve morire di parto in ospedale!
Dimentichiamo Albert Sabin e il suo vaccino contro la poliomielite: egli rinunciò a brevettarlo per garantirne la massima diffusione nel mondo. Dato che nessuno può essere così stupido da rinunciare a una fonte di guadagno così grande, deve certamente aver avuto un secondo fine. Ancora oggi non sappiamo quali effetti nocivi il vaccino abbia diffuso nella popolazione mondiale. Questo dimostra quanto gli scienziati siano subdoli e malvagi!
Dimentichiamo René-Just Hauy e tutti gli altri studiosi della cristallografia: rivendichiamo la libertà di credere che le forme perfette dei cristalli siano il risultato di influssi celesti e, come tali, portatrici di proprietà curative. Perché togliere le speranze ai malati?
Dimentichiamo Denis Papin e la sua prima macchina a vapore: noi siamo contrari alla pentola a pressione!
Dimentichiamo gli studi di Alessandro Volta e James Maxwell: l’elettricità uccide molte persone ogni anno, e per di più ci induce a fare tardi la sera, corrompendo le nostre abitudini. Non andare a letto presto ha provocato una riduzione delle nascite, con il risultato che la società occidentale, altrimenti superiore alle altre, è oggi in piena decadenza!
Dimentichiamo Carlo Linneo: che senso ha perdere tempo e denaro per dare un nome a tutti quegli insignificanti esseri disgustosi che vivono nella terra e nelle profondità marine, i quali non sono di nessuna utilità per noi?
Dimentichiamo Gregor Mendel e la genetica: dietro questa scienza, contraria alla dignità dell’uomo, si nascondono terribili minacce per l’umanità!
E soprattutto dimentichiamo Charles Darwin, anche se non ci è chiaro il perché. Ma è proprio questo che ci procura il maggior fastidio.
Rivendichiamo in ogni caso a voce alta, per il nostro bene e per il bene dei nostri figli, la libertà di bruciare streghe sui roghi!
Proponiamo infine, per risolvere i problemi della disoccupazione e dell’economia, di utilizzare tutti i fondi fino ad ora sprecati nella ricerca scientifica per promuovere con ogni mezzo le attività di astrologi, maghi, cartomanti, guaritori, pranoterapeuti e indovini, nonché la vendita di alghe dimagranti, di amuleti e di numeri del lotto. Milioni di Italiani sono con noi: ciò significa che si produrrebbe un enorme giro d’affari, e avremmo abbastanza denaro per risolvere tutti i problemi.