lunedì 10 dicembre 2007

ED ECCO A VOI ROMANO PRODI (parte I)

Sento dire a molti che dalla pluridecorata inchiesta di Catanzaro Prodi non aveva nulla da temere, e per questo non ha mai commentato il ruolo molto dinamico rivestito dal PM che conduceva l'indagine.

Tutti costoro, però, non ricordano bene chi è Prodi e come riesca, col suo sorrisino deficiente, a mantenere un rapporto privilegiato con la magistratura tale da far di lui un intoccabile.

Non farò cenno allo scandalo Telecom-Serbia, mi riservo di parlarne in altro post.

Voglio ricordare invece cosa successe alla dott.ssa Geremia a seguito della richiesta di processare Prodi: per quel Giudice iniziarono le minacce di morte, le intimidazioni su utenze riservate ed altro.

Il periodo coincise con un’altra sua inchiesta, quella sull’Alta velocità, dove suo malgrado il Pm si ritrovò fra i piedi la società di consulenza Nomisma. Il 7 novembre il Pm denunciò alla polizia le intimidazioni mirate, informò il procuratore capo Michele Coiro che le aveva affidato l’inchiesta e che suo malgrado finì nel tritacarne giudiziario per i rapporti (legittimi) col capo dei gip Squillante: Coiro venne tagliato fuori dopo un’inchiesta disciplinare promossa dal ministro Gian Maria Flick, avvocato e prodiano doc.

La richiesta per Prodi, nel frattempo, venne fermata dal gip Landi che giudicò insufficiente la perizia Castaldo e diede incarico a cinque esperti di stabilire quanto alla Geremia non interessava: ovvero, stabilire il prezzo del gruppo Cirio, Bertolli, De Rica.

Il risultato fu che a fine ’97 il Gip assolse tutti «perché il fatto non sussiste». La sentenza, invereconda, non venne depositata entro la data stabilita (23 gennaio 1998) e la Geremia non potè impugnarla.

Dopo altri scandali, di recente si è saputo di una consulenza pagata a Nomisma per condurre una fondamentale ricerca sugli asini somali. I risultati di quello studio (che avrebbero dovuto essere pubblici, in quanto ricerche scientifiche) non risultavano essere consultabili, ma il costo era già stato addebitato ai contribuenti.

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