sabato 6 luglio 2013

La caduta del Muro e la caduta degli USA

Certo che lo slogan di qualche tempo addietro, ove si parlava di "un nuovo secolo americano", da qualunque punto di vista lo si voglia guardare si è rivelato un bluff..
Per costruire un ordine bisogna darsi un insieme di regole destinate a mantenerlo, regole alle quali non si può derogare perchè fanno comodo a chi le detta.
Dal comportamento tenuto dagli USA nel cosiddetto mondo multipolare, però, si direbbe che questo punto non sia chiaro. Basta vedere quello che e' successo a Vienna al presidente Morales.
Per un insieme di regole, in gran parte confezionate dagli USA, nonostante la parvenza di una legittimità derivante dal diritto internazionale (convenzioni, trattati, Tribunali internazionali, eccetera) , l'aereo con a bordo un capo di stato e' intangibile perchè è territorio di quello Stato.
E' del tutto illegale, pertanto, la perquisizione effettuata sull' aereo colombiano con a bordo Morales: se anche Snowden fosse stato a bordo, comunque era fuori dalla giurisdizione austriaca ed internazionale. 
Lo stesso dicasi per la storia dei paesi spiati dagli USA nella rete, essi sono tutti membri della NATO, ovvero alleati militari degli americani. 
Prima domanda: se sei abbastanza forte da rimanere impunito, d'ora in poi può ritenersi normale spiare? sarà del tutto normale perquisire aerei presidenziali con ospite a bordo?
Seconda domanda: dopo quello che è successo potranno ora gli USA alzare la voce contro lo spionaggio cinese, e contro ogni altra forma di spionaggio?
E poi, una tale strategia paga o è sbagliata per un mondo multipolare? 
Vediamo anzitutto chi sono gli amici degli USA
  • In Africa, Obama non ha amici. Le zone islamiche gli sono avverse, le zone non islamiche lo vedono come fumo negli occhi.
  • In Sudamerica, si va da paesi dichiaratamente ostili a paesi che non tollerano gli Stati Uniti, sebbene usino comportamenti piu' civili.
  • In Asia è anche peggio, tra le zone islamiche ostili, la Russia che li detesta, la Cina che li vede come un avversario cui vendere la corda con cui impiccarsi, un' India sempre piu' filorussa.
  • In Australia ha ancora diversi alleati, e poi gli rimane il Messico e l' Europa.
Ora, dobbiamo chiederci a che cosa si debba questa amicizia degli europei verso gli USA. 
Il primo fattore e' l'eta' dei politici. Piu' andiamo indietro, e piu' rimane forte il mito americano. Si tratta di generazioni cresciute col mito degli USA, del reaganismo e del tatcherismo, quando questo rappresentava forza e ricchezza , e non invece (come oggi) disoccupazione e ansia.
Gli americani dicono di fare Big Data sulle opinioni di tutti? Bene, sarebbe meglio che controllassero dove sia finito il "gradimento" per gli USA in Europa. 
Se esaminano quel che ascoltano su internet, popolato specialmente da persone che non hanno avuto infanzia e adolescenza nei mitici '80 (l'american Way), gli USA avranno gia' una brutta sorpresa: sebbene il livello culturale sia piu' basso rispetto alle generazioni precedenti, la cura di musica pop , porno e internet non ha alzato il gradimento.
Solo 20 anni fa, una manifestazione per la democrazia in un qualsiasi paese aveva bandiere americane ovunque: USA come democrazia e libertà. Oggi le bandiere USA le bruciano in tutte le parti del mondo. 
Se la Russia dopo il crollo del comunismo era stata data in pasto al capitalismo sfrenato ed all'affarismo, avendo gli USA come modello, oggi quando si parla dei tempi di Yeltsin si mormora "mai piu'".
Se gli americani davvero usano la rete per fare big data e cercano i centri di ostilita' agli USA, avranno gia' scoperto che il posto dove tutti odiano gli USA è la Terra.
Persino la gioventu' inglese non vede niente di speciale negli USA. E se osserviamo l'umanita' con il filtro di Internet (che separa la generazione connessa da quella disconnessa) otteniamo una risposta semplice: gli USA sono  tra i paesi meno amati.
Se poi osserviamo chi non odia gli USA, la situazione on line e' ancora piu' penosa. Gli amici degli USA si dividono tra:
  • Rottami degli anni '80, per loro si userebbero ancora i capelli lunghi solo dietro, i pantaloni strettissimi e le giacche con le spalline. Riconoscono a Reagan e la Thatcher poteri taumaturgici, vivono per il denaro e sembrano i personaggi di un film di Vanzina.
  • Cani da guerra che passano il tempo a guardare grosse armi da fuoco che sparano, le esplosioni che ne risultano, e la capacità di fuoco di un carrarmato. Sperano che gli USA facciano una nuova guerra per vedere le nuove armi che tirano fuori contro il nemico prefabbricato.
  • Metallari ed amanti del rap, che chiamano battone le donne e cantano dei gangster. Se qualcuno pensa che il rap sia una novita' in Italia, basta ricordare che in Italia si picchiavano le donne e si baciavano le mani ai mammasantissima molto prima che nei ghetti USA.
Diamo allora per scontato che gli USA possano davvero misurare l'odio contro di loro. Se hanno messo in piedi qualcosa per misurare dove sia facile arruolare i terroristi, e dove sia piu' semplice creare gruppi antiamericani, stanno cercando di misurare l'odio. E sin dal primo rapporto su "quanto il mondo ci ama" certamente sono rimasti poco allegri.
La reazione degli USA sembra essere la piu' stupida possibile: dal momento che non ci amano, armiamoci sempre di piu' e rendiamo il mondo un posto ove il piu' forte fa quel che gli pare, tanto siamo militarmente piu' forti.
Il modello sarebbe stato conveniente in un mondo unipolare o bipolare, ma i predecessori di Obama costruirono un sistema di regole che non consente più di riconoscersi in un mondo ove tutto si basa sulla forza e sull'autorita' interna.
Infatti il modello di riferimento di chi si oppone agli USA non e' la democrazia perchè la Cina, la Russia, i paesi islamici, non fanno altro che selezionare leaders "forti".
I tentativi di abbatterli non servono a niente: come in Egitto e in Siria, il dittatore rimane al potere oppure viene sostituito da uno ancora peggiore.
La verita' e' che si e' associata la parola democrazia all'America, ed all'odio verso la civilta' americana e' seguito l'odio verso la democrazia che gli americano ci hanno insegnato. 
Il pericolo di essere piu' forti in un mondo multipolare sta nel concetto di "cordata", ovvero negli interessi neutrali.
Facciamo un esempio: finiti questi leader filoamericani, cresciuti tra i 60e gli 80, andranno al potere leader  giovani, meno filoatlantici, e si chiederanno come mai hanno basi americane in casa. 
La risposta non può essere "perchè altrimenti l' Europa finirebbe sotto l'egemonia russa - i russi non hanno mire militari ed espansionistiche. Ma ipotizziamolo: se anche fosse, conviene agli europei andare verso est o verso ovest?
Basta vedere la proposta di allargare i mercati ed il famoso accordo di scambio UE-USA. I leader come la Merkel, cresciuta dietro un muro a sognare l'America, sono filoatlantici e vorrebbero l'accordo. Quelli nuovi, specialmente tra i socialisti, temono che gli USA siano solo un negozio di prodotti cinesi rimarcati (come in effetti e') e non vogliono un'invasione di prodotti americani - cioe' cinesi - in Europa. 
Adesso pero' chiediamoci: se migliorassimo gli scambi con la Russia, dovremmo temere un'invasione di prodotti industriali russi? La risposta e' no: la Russia oggi - se escludiamo l'industria militare - vende piu' commodities, proprio quel che all' Europa manca.
Ed allora la prima domanda che la prossima generazione di politici deve porsi e': ma perche' essere alleati di un concorrente che fara' di tutto per spazzarci via, quando potremmo essere alleati di qualcuno che ci da' le materie prime e vuole in cambio proprio prodotti e servizi che noi possiamo scambiare?
Se osserviamo l'Asia, e andiamo a vedere zone come il Vietnam, grande partner commerciale americano, o il Giappone, presto il problema sara' molto semplice: perche' allearsi con gli USA, che umiliano pubblicamente i governi sovrani con atteggiamenti da gangster, quando alleandosi con i cinesi avremmo un alleato che non umilia mai il partner nè un governo amico?
Facciamo un confronto:
  • Se si accusano i cinesi di operazioni di pirateria informatica, negano le accuse.
  • Se accusate gli USA di pirateria informatica, vi rispondono che e' normale e che lo fate anche voi.
Ora, quale delle due alleanze e' piu' comoda? Premesso che ci sara' comunque lo spionaggio, il punto e' "meglio parenti serpenti gentili, o parenti serpenti arroganti ed umilianti?".
A Hollande conviene un' America che gli risponde "ma e' normale, e ti piscio in testa", o una Cina che direbbe "spiare? Io? Ma no, mai, noi siamo amici!".
Entro uno o due mandati presidenziali, il piu' grosso  problema degli USA sara' quello di vivere in un mondo ove l'atteggiamento oscilla tra quello dei paesi arabi e quello del sudamerica. Non so ancora quanto l' Europa continuera' ad essere amichevole, ma certo questa e' l'ultima generazione di politici filoatlantici. I piu' giovani non lo sono. 
Gli americani stanno cercando un mondo nel quale il gangster vince sempre perchè ha la forza di sopraffare l'altro. Dimentica pero' che una gang e' sempre piu' forte di un singolo, per quanto forte possa essere.
Chi ha fermato Morales di ritorno dalla Russia dimentica che Snowden non e' un problema grande. Il problema per Obama e' che Morales era andato in Russia per discutere una crescente amicizia che vuole il blocco antiamericano estendersi e quello filoamericano restringersi ogni anno che passa.
I leader dei paesi del Sudamerica si riuniranno ora per decidere cosa fare contro gli USA. Leader mediorentali lanciano messaggi amichevoli ai paesi antiamericani, cercando alleanze. Cinesi e Russi si incontrano per decidere come fermare le strategie USA in Asia. Paesi caucasici si riavvicinano a Mosca dopo esser stati traditi dagli USA, la Turchia e' sempre meno un alleato americano, l'India discute con Mosca piu' che con Washington.
Quanto tempo passera' prima che ogni paese del mondo sia parte di una alleanza antiamericana? Anche se molti paesi rimanessero "non allineati", la quantita' di paesi "Tier 1" che non provano simpatie per gli USA sta crescendo, e specialmente aumentano i rapporti e le intese tra antiamericani.
Non si può dire oggi se ci sara' un altro 11 settembre, ma una cosa e' certa: la prossima volta, le urla delle vittime saranno coperte da un altro rumore, l'applauso di miliardi di persone.
E se che credono di dominarli con le armi, gli americani scopriranno presto che rimanere asserragliati in casa con le armi spianate fuori dalla finestra non e' per niente "il secolo americano" che sognavano.

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