martedì 22 gennaio 2008

A RISCHIO LA DEMOCRAZIA POPOLARE

Dopo l'uscita dalla maggioranza dell'Udeur, lo scioglimento delle Camere è imminente e le elezioni anticipate prendono corpo.
Mastella ha barattato con Berlusconi la sua sopravvivenza, dando il suo appoggio alla destra e rinviando sine die il referendum elettorale, il cui esito è scontato perchè voluto da tutti gli italiani.
Con la crisi di governo alle porte, secondo la legge che regola il referendum (n.352 del 1970) e che andrebbe immediatamente corretta, in caso di modifiche apportate alla legge elettorale, i quesiti referendari possono essere cambiati dalla corte di cassazione per adattarli alla nuova legge elettorale.
Ma ciò che è ben più grave è che l'eventuale scioglimento delle camere comporta che il referendum viene sospeso e può avere luogo una volta passati 365 giorni dalla data delle elezioni.
E' importantissimo, a questo punto, uno sforzo comune di tutti gli italiani di buona volontà per evitare che ciò accada e che si torni a votare con l'odioso "porcellum".
Proprio nel momento in cui il popolo poteva assestare un colpo allo spregevole sistema partitico, illecito ed autoreferenziale, una sparuta minoranza di delinquenti sembra costringerci ad andare alle urne per votare i prescelti delle segreterie.
Mi domando allora che senso ha votare se Berlusconi, pur di vincere a man bassa, è disposto a tradire la volontà del popolo e ad assicurare l'impunità politica ad un Mastella qualunque.
ad uno che da domani potremmo trovare a destra o al centro, in cambio di una poltrona.
Credo sia giunto il momento di scendere in piazza per salvagurdare il nostro diritto di cittadini rappresentati, e bisogna farlo anche presto.

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