venerdì 14 marzo 2008

IL SORTEGGIUM

dal blog di Beppe Grillo
Guardo da tempo la politica italiana e i suoi attori con l'occhio dell'entomologo. Osservo cioè in modo asettico il comportamento dello sciame politico e dei suoi confusi movimenti.
Osservare le termiti però è più appassionante. Infatti apparentemente lo sciame di termiti si muove in modo piuttosto disordinato e caotico, ma in quel grande caos riesce a costruire un robusto termitaio.
Da tempo poi la politica di centro destra e quella di centro sinistra hanno differenze evanescenti e quindi non ha nessun senso sperperare fiumi di denaro e impegnare migliaia di persone per organizzare le elezioni.
Il modello elettivo che propongo io quindi è il "sorteggium". Ovvero: per contenere i costi della politica si stabilisce che un ministro guadagna 6000 euro al mese (+ 13a, TFR, Ferie, alloggetto gratis a Roma, abbonamento gratis all'ATAC) e un parlamentare 4500 euro al mese (+ 13a, TFR, Ferie, alloggetto gratis a Roma, abbonamento gratis all'ATAC).
I Ministri guadagnano di più perché per incontri ufficiali devono essere vestiti bene. Ogni 4 o 5 anni i cittadini italiani che lo desiderano attraverso un portale internet indicano la loro disponibilità a fare i parlamentari e allegano un loro programma. Il giorno delle elezioni si sorteggiano con il computer i nomi di 600 nomi dei parlamentari in carica per i successivi 4 o 5 anni.
Queste persone vengono quindi insediate, in modo assolutamente casuale, in parte a Montecitorio e in parte a Palazzo Madama e il loro primo atto formale è il sorteggio dei Ministri. A questo punto si devono definire la maggioranza e la minoranza. Si sorteggiano quindi il 60% dei presenti e si associano alla maggioranza, i rimanenti fanno la minoranza. A questo punto la maggioranza deve governare e quindi deve trovare un accordo al suo interno per stabilire le priorità di intervento.
Naturalmente sarà difficile trovare subito una sintonia e si comincerà quindi a discutere, magari animatamente e forse fino a insanabili litigi che bloccheranno i lavori parlamentari. Esattamente come adesso, ma spendendo molti meno quattrini che possono essere usati per attività sociali, per opere pubbliche utili, per risanare il bilancio dello stato, eliminando le collusioni tra mafia e politica.
Insomma un bel vantaggio per tutti.

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