lunedì 7 luglio 2008

TIRELLI UMBERTO

Vediamo l'uomo, se uomo è.
Dall'indagine dell'attività economica di compravendita di prodotti medicinali che nel 2003 ha portato allo scandalo Glaxo, che ha indotto gli uomini della Tributaria del Veneto a denunciare un drappello di primari per corruzione. ed associazione per delinquere, viene reiteratamente fuori il suo nome.
«Aviano: l'oncologo è superfinanziato». Si, è proprio di lui che parlano al telefono il district manager Cecilia Ghezzo, responsabile commerciale dell'area Nord Est per la Glaxo, e un informatore scientifico, tale Giuseppe. Il dialogo fa riferimento ad un contatto che quest'ultimo avrebbe avuto con il responsabile degli acquisti. L'informatore spiega al DM: «Con questo adesso ho parlato e gli ho detto: senta, non mi faccia perdere tanto tempo... guardi, i finanziamenti ci sono perchè Tirelli è a posto, per cui... Se c'è bisogno di qualcosa, Tirelli è già superfinanziato». La risposta del district manager ha la virulenza di un tornado: «E siccome Tirelli è super finanziato... Super finanziato!!!! Io voglio un carico ad Aviano, quest'anno!!! Voglio un carico!!!». IS: «Di topotecan...». DM: «Tu devi fare l'obiettivo...». IS: «Di topotecan». DM: «Di tutto! Dell'obiettivo fatturato! assolutamente!!!».
«Lui può telefonare all'economo...». Sembrano ingenti i finanziamenti Glaxo. È per questo che il nome di Tirelli ritorna a proposito delle pressioni da esercitare sull'economo: «Pensavo di venire su, intanto conosco questo economo, gliene dico quattro... ecco, faccio l'elenco delle cose che hanno lì, perchè se c'è bisogno gliene dico quattro anche a... Perchè è Tirelli che può fare la telefonata all'economo eh!!!». Glaxo ha foraggiato e attende riconoscenza: «Visto che quello lì è uno che è abituato a comprare saponette, è importante che chi sa, chi prende i soldi e i favori da noi, che poi è Tirelli... non dico che lui deve rivoluzionare le terapie ma siccome tutto ciò che noi chiediamo è una volta sì, una volta no, poi sti quattro soldi che gli abbiamo chiesto, perchè mi pare fossero sufficienti 50 milioni in tutto...». È l'importo dell'ordinativo.
«Quattro schifosi soldi...». Continua il dialogo: «Quattro soldi, giusto per arrivare tranquilli al budget, sennò in squadra non facciamo l'obiettivo, e non ci danno una lira... E allora per avere 150 schifosi milioni, dico, il vecchio... ne incassa adesso venti no? O sbaglio?». La telefonatina (di Tirelli) all'economo avrebbe dovuto avere il seguente tenore, nell'immaginario degli informatori: «"Egregio dottore, noi abbiamo dei rapporti con la Glaxo molto buoni, consolidati, che sta facendo dei grossi investimenti nell'Ente..." e che perciò non rompano i c...!».
Ma non è tanto questo il problema, quanto capire cosa ha mosso Tirelli ha dichiarare pubblicamente, con il sostegno di studi scientifici (fatti da chi?) che l'uranio U235, per intenderci, l'uranio impoverito, non abbia alcun effetto negativo sulla salute.
E non basta: fu Tirelli a sostenere, sempre pubblicamente, che la cura Di Bella fosse inefficace sia dopo la morte del suo professore di Modena che quando la Regione Lazio decise di sperimentarla.
Anche qui bisogna capire, a fronte del successo che, a distanza di anni dalla morte del suo inventore, quel metodo sta riscuotendo negli Stati Uniti e nel mondo, perchè Tirelli lo criticasse apertamente a favore delle cure convenzionali.
Se ne stanno occupando le Procure? Speriamo.

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