martedì 27 novembre 2007

IL NOSTRO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Se c'è un'affermazione indiscutibilmente vera nel post odierno di Grillo è che il Presidente degli italiani, proprio per il ruolo di garanzia che costituzionalmente riveste, dovrebbe essere scelto dai cittadini tra la società civile, lontano da quei partiti che tanto danno hanno fatto e continuano a fare.
Il nostro attuale Presidente della Repubblica, poi, pare non trovi di meglio che preoccuparsi per il “segreto istruttorio” (che in realtà è oggi “segreto investigativo”), per l'autonomia del Parlamento (che vuol dire licenza per i partiti di continuare a vendere fumo agli italiani), per la pace sociale (pace che non potrà esistere sino a quando i costi della politica siano così elevati da risultare altrettanto odiosi, in specie ai meno abbienti).
D'altra parte, cosa volete che dica un eletto dal Parlamento, rectius dai partiti, politico di professione, che vive come il principe delle favole? Esaminate questo confronto e impallidite:
Spesa per il Quirinale nel 2006: 217.000.000 €
Spesa per la Corona britannica nel 2006: 56.800.000 €
Personale del Quirinale (militari esclusi): 1.072 unità
Personale della Corona britannica (militari esclusi): 433 unità
Personale dell'Eliseo francese (militari esclusi): 535 unità
Personale del Bundestag tedesco (militari esclusi): 160 unità.
Grillo lamenta che il nostro Presidente "tollera" i delinquenti al Parlamento e si permette di "monire" chi opera per la salvaguardia della legalità secondo il principio della legge uguale per tutti. E che cosa farebbe al suo posto un politico italiano ottantenne eletto dai partiti che vive come il principe delle favole?
Che sia un politico lo dimostra l'età avanzata, l'autoreferenzialità, l'arroganza, il silenzio quando servono parole, le parole quando servono i fatti. Ma, soprattutto, la difesa senza quartiere dei partiti e dei loro rappresentanti, anche quando non sono degni di rappresentare i propri elettori ed ancor meno il paese.
Anche qui, però, deve cambiare il sistema, perchè quelli che abbiamo avuto prima di lui non sono stati molto meglio di lui, ed allora ritorna il vecchio adagio: strumenti di democrazia diretta per un popolo democraticamente maturo!

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