lunedì 25 febbraio 2008

IMMOBILIARE ANTOCRI


La “Voce della Campania” ha reso noto un fatto pubblico. Un’indagine avviata dalla Magistratura a seguito di un dettagliato esposto dell’Avv. Di Domenico (uno dei molti che aveva creduto in Di Pietro e nell’Italia dei Valori), sulla società di Antonio Di Pietro, l’immobiliare ANTOCRI (da Anna, Toto e Cristiano, i figli del noto giureconsulto), l’acquisizione con mutuo da parte di questa di due immobili che sono poi stati affittati all’Italia dei Valori (il cui unico titolare a decidere è Antonio Di Pietro, coadiuvato dall'ex moglie e da Silvana Mura).
Rendere nota un indagine in corso è dovere d’informazione! Rendere nota un’indagine in corso su un Ministro della Repubblica è, come sino a qualche tempo fa sottolineava Di Pietro, un dovere perché i cittadini devono sapere.
Ma, dai toni e dal merito della missiva dell’Avvocato di Antonio Di Pietro alla Voce della Campania, sembra proprio che il principio dell’informazione e della trasparenza valga per gli altri ma non per lui. Non gli piace proprio, sembra, aprire le sue agende e i suoi fascicoli (alla faccia della trasparenza!)
Il legale dell’ex pm afferma che vi è la richiesta di archiviazione, ma come ricorda Elio Veltri, il GIP potrebbe non disporla e decidere diversamente. Ma DemocraziaLegalità e la Voce della Campania, non si pongono il problema sull’innocenza o meno di Antonio Di Pietro, stabilirlo è compito esclusivo della Magistratura. Quello che si pongono è il problema etico e morale.
E qui, davvero, la “difesa” non regge. Vi è un conflitto di interessi enorme, ed è grave che anziché risolverlo, come in parte hanno fatto altri, lui minacci querela, richieste di danni, non affrontando il merito della questione.

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