lunedì 25 febbraio 2008

LOMBARDO E MICCI-CHI?

La "Repubblica" lo considera la mummia replicante di Totò Cuffaro che, dato per spacciato per motivi giudiziari, fu proditoriamente insolentito proprio dalle furbizie dei suoi ex amici Micciché e Dell'Utri alla ricerca truffaldina di un'immagine antimafia, di una faccia pulita.
Micciché aveva chiamato la morte apparente di Cuffaro "rivoluzione siciliana", ma umanamente Cuffaro vale molto più del suo interessato denigratore che ha sempre e solo lucrato prima, sulla fortuna elettorale di Cuffaro e, dopo, sulla sua sfortuna giudiziaria.
Il bottino della transazione fintamente anticuffariana è la promessa di Berlusconi di una poltrona ministeriale. Il che, per una persona dedita al gioco d'azzardo ed alla cocaina, non è poco.
Micciché si è rassegnato a fare a meno della Prestigiacomo, si è rialleato con Cuffaro e ha benedetto Lombardo, che d'altra parte è un "politico" a lui molto simile quanto a sicilianità.
Quando gli ha chiesto il cronista dell'Ansa: "Nessun imbarazzo a livello nazionale?" Micciché ha risposto: "Evidentemente c'è un motivo per cui Kafka è nato a Vienna e Pirandello è nato in Sicilia". A questo punto il cronista dell'Ansa si è voltato verso un collega e gli ha domandato: "Ma Kafka non nacque a Praga?".
Micciché, che nel suo sito si spaccia per docente "nel Dottorato di ricerca in Trasporti", era stato già animatore di altri dibattiti culturali, suscitando ovunque ilarità.
Fu per esempio coprotagonista di un duetto con il regista Luca Ronconi, al quale ingiunse di eliminare dalla messinscena siracusana delle Rane di Aristofane le caricature di Berlusconi, Bossi e Fini. "Ma questo chi è?" chiedeva Ronconi. "E' Micciché" gli rispondevano. E Ronconi: "Micci-chi?".
Al di là degli infortuni culturali dell'uomo, vi è da dire che Raffaele Lombardo è il più spregiudicato, il più potente ma anche il più banale dei politici isolani, l'uomo che ha scoperto il leghismo siciliano. Mpa (Movimento per l'autonomia) coniuga il papismo borbonico con il vittimismo antieuropeista, la voracità dell'euro-accattonaggio con il ricatto ministeriale: voli gratis per i siciliani, benzina a metà prezzo, "quote" siciliane ovunque si possa fare lucro. Infatti Lombardo piazza un proprio uomo ubiquitariamente, purché ci sia lucro: dalle politiche agricole a quelle dei trasporti, dalla sanità all'istruzione, Lombardo gestisce una caccia al tesoro delle finanze derivate che mai nessun altro notabile meridionale aveva mappato con altrettanta, meticolosa, puntuale accuratezza "geocratica".
Lombardo ha elevato all'ennesima potenza il leghismo del mendicante. Da un punto di vista elettorale, ha perfezionato il modello ruspante di Cuffaro e oggi controlla il territorio proprio come i barboni presidiano gli ingressi delle chiese, le stazioni della metropolitana e le entrate dei supermercati.
Sono entrambi medici, Lombardo e Cuffaro, come vuole il nuovo potere politico nel Meridione. Signori delle corsie, i medici al Sud sono i nuovi ricattatori della salute e gli ospedali sono le scuole di fedeltà, i luoghi dove si coltiva il consenso: hanno preso il posto delle sezioni di partito.
Grillo dovrebbe decidersi presto a venire in Sicilia per chiedere il riscatto di un popolo imbarbaritosi negli ultimi decenni. Travaglio dovrebbe tenere altri convegni a Palermo, Gomez dovrebbe vendere ad un prezzo politico i suoi libri in Sicilia, e quelli di Saviano dovrebbero essere messi sulle casse dei supermercati.

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