domenica 25 novembre 2012

GLI AMICI DI MATTEO RENZI E I PRECARI A SPASSO

di Oliviero Beha




In "un fuori onda" in occasione di un'intervista a una radio, il sindaco di Firenze in pole position per le primarie del centro-sinistra insieme (o meglio dietro, secondo i sondaggi dell'antivigilia) a Bersani, ha detto con lodevole chiarezza che "se perde, porterà i suoi amici in Parlamento". Nel frattempo la Cgil denuncia che a fine anno saranno a spasso per la fine dei loro contratti a termine 230 mila lavoratori precari nell'ambito statale, 160 mila nella pubblica amministrazione e 70 mila nella scuola. "Una bomba sociale", come ha detto il segretario della confederazione, Susanna Camusso.
Si tratta dell'ennesima deflagrazione sociale ed economica. quindi politica.
Ebbene, se si incendia la casa, pensare a salvare la cassaforte mentre stanno per bruciare famigliari e animali sembra criminale. Qui sta succedendo lo stesso. La politica continua a mandare segnali in questa direzione, amplificati da tutto l'ambaradan mediatico. Vogliono sempre e comunque pensare prima (o esclusivamente...) al loro "particulare" come hanno sempre fatto. La novità è che adesso la casa sta bruciando con fiamme sempre più alte. Gli scontri di piazza ne sono un ancor minimo richiamo.
E Renzi pensa agli " amici in Parlamento"?
Ma via, davvero "deus amentatquos perdere vult", tradotto in fiorentino "hanno perso completamente la testa", se mai l'hanno avuta.
Farebbero bene a temere una rivoluzione, altro che preoccuparsi degli amici da  sistemare.

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