mercoledì 11 giugno 2008

DILETTANTI ALLO SBARAGLIO

Il Governo ed il suo presidente si contraddistinguono per le idee poco chiare in tutti i campi del sapere, e quindi anche in quello investigativo e giudiziario. Dilettanti allo sbaraglio.
Luigi Ferrarella ha detto che le intercettazioni in Italia costano troppo perché lo Stato affitta presso società private le apparecchiature usate dalle polizie; e in questo noleggio è per anni esistito un Far West delle tariffe, con il medesimo tipo di utenza intercettata che in un ufficio giudiziario poteva costare «1» e in un altro arrivava a costare «18». E già il ddl Mastella puntava a spostare i contratti con le società private dal singolo ufficio giudiziario al distretto di Corte d’Appello (26 in Italia).
L’altra ragione del boom di spese è che, ogni volta che lo Stato acquisisce un tabulato telefonico, paga 26 euro alla compagnia telefonica; e deve versare al gestore circa 1,6 euro al giorno per intercettare un telefono fisso, 2 euro al giorno per un cellulare, 12 al giorno per un satellitare. Qui nessuno guarda all’estero, dove quasi tutti gli Stati o pagano a forfait le compagnie telefoniche, o le vincolano a praticare tariffe agevolate nell’ambito del rilascio della concessione pubblica, o non pagano affatto i propri concessionati imponendo un contratto rinnovabile alla scadenza.
Ma il dato falso secondo cui «le intercettazioni costano troppo» (224 milioni l'anno), è che invece sempre più si ripagano. Nel caso più criticato per il massiccio ricorso a intercettazioni, ad esempio, e cioè l’inchiesta Antonveneta sui «furbetti del quartierino», il costo dell’indagine è stato di 8 milioni di euro, ma i soldi recuperati in risarcimenti versati da 64 indagati 340 milioni, quanto basta a pagare le intercettazioni di tutto l’anno in tutta Italia.
Il Governo dei dilettanti rivela la voglia di alzare la voce e di promettere sicurezza senza strumenti d'indagine che la sostengano, l´assenza di vero interesse nel quinquennio 2001-2006 per questo problema e la sensazione che si tratti di un regolamento di conti lungamente covato.
Una riforma non può costruire una nuova rete di protezione dell´illegalità e le violazioni della vita privata non si eliminano limitando i casi in cui è legittimo intercettare. E' necessario avere regole procedurali più rigorose per quanto riguarda tempi e modalità delle intercettazioni, in particolare nella fase in cui il magistrato entra in possesso delle intercettazioni.
I punti da definire riguardano le modalità di acquisizione delle conversazioni ritenute rilevanti e, una volta effettuata la selezione e disposta l´acquisizione delle conversazioni rilevanti, far venir meno il segreto in ossequio all´interesse all´informazione dell´opinione pubblica.
Infine, mettere a punto un sistema di sanzioni rigoroso e equilibrato per ogni violazione di segreti, disponendo la distruzione delle conversazioni non rilevanti o l´istituzione di uno specifico archivio.

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