giovedì 19 giugno 2008

LE FS BATTONO CASSA

Mauro Moretti amministra le Ferrovie italiane che, secondo lui, si devono e si possono salvare.
Dal 2006 amministratore delegato del carrozzone che fa marciare le carrozze dei 9 mila treni italiani, se la deve vedere con la "sindrome Alitalia", che colpisce non solo i cieli, ma anche i binari d'Italia: "O si mettono dolorosamente a posto le cose - dice Moretti - o si chiude". Senza contare la montante ostilità popolare di chi sui treni vive quotidianamente l'"effetto sardina" e l'"effetto monnezza", oltre che la vaghezza del concetto di puntualità.
Ovviamente pensa di aumentare le tariffe senza accennare minimamente ad un adeguato innalzamento della qualità del servizio offerto, quando un cittadino su tre si lamenta per i ritardi e uno su cinque per le penose condizioni di viaggio.
Tempo addietro Cittadinanzattiva aveva così replicato sull’allarme conti lanciato dal a.d. del Gruppo Ferrovie dello Stato Spa:“Ci chiediamo dove fosse e cosa stesse facendo in tutti questi anni l’ing. Moretti, già amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana SpA e da tempo nel management del Gruppo, per svegliarsi solo ora e lanciare l'allarme-conti”.
E mentre è allo studio l’opportunità di intentare una causa per risarcimento danni nei confronti dell’a.d. di Trenitalia e dei responsabili delle Divisioni che si sono succeduti in questi ultimi anni, periodo nel quale sembrano essere state avallate liquidazioni per milioni di euro a fronte di risultati clamorosamente al di sotto di un minimo di efficienza, i lettori devono sapere chi è Mauro Moretti, già Segretario Nazionale del Sindacato FILT/CGIL.
Giancarlo Perna lo definisce il ras delle Ferrovie che ama CGIL e Cobas (www.ilgiornale.it) e sostiene sia stato un “Eccellente intenditore di faccende ferroviarie” perché se ha criticato - a mezza bocca - l’inefficienza delle precedenti gestioni è anche vero che per fare carriera non ha adempiuto al suo compito del vero Sindacalista e quindi, con la sua riverita firma, non ha contestato le sciocchezze poste nei CCNL 1987/1989 – 1990/1992 dei FERROVIERI, avallando le più grosse, cervellotiche, illegittime, panzane ai danni dei lavoratori che lui rappresentava e inventando, lui che è laureato in Ingegneria, ciò che matematicamente è impossibile a realizzarsi. Con la sua riverita firma, a tutti i Ferrovieri ha decurtati stipendi, buonuscita e pensione.
Perciò sentire dire che la Cgil, Cisl, Uil, Cobas e compagnia avevano deciso il blocco totale del traffico per una maestosa manifestazione davanti alla sede delle Fs – e per questo ha chiesto ed ottenuto da Moretti la consegna di otto coppie di treni (andata e ritorno) per il trasporto dei manifestanti dai quattro punti cardinali non c’è da meravigliarsi. Tutto ha una sua logica. Uno scambio di favori. I Sindacati e i Sindacalisti vanno accontentati e anche le Ferrovie dello Stato vanno accontentate in altri modi, togliendo ad esempio la retribuzione ai Ferrovieri proprio con l’avvallo dei Sindacati e Sindacalisti e licenziando chi si oppone.
Il Sindacalista e l’ingegnere Mauro Moretti non ha esercitato le sue doppie qualità per ripristinare il raziocinio e la legalità nelle Ferrovie dello Stato, ed il suo stipendio di oltre 800mila euro l’anno è legittimo ove si pensi che ha fatto risparmiare allo Stato Italiano, ai danni dei FERROVIERI, oltre 10.000 miliardi delle vecchie lire.
Se poi Mauro Moretti fa il sindaco di Mompeo, paesotto del Reatino e fa anche il vicepresidente dell’Associazione romana degli industriali, presieduta da Luigi Abete, quello della Bnl, con la stessa negligenza di come ha fatto l’ingegnere e il Sindacalista a danno dei Ferrovieri, gli abitanti di Mompeo e gli Industriali Romani possono dormire sonni tranquilli. L’ing. Mauro Moretti li sistemerà a dovere per come ha sistemato e sistemerà i Ferrovieri e come ha giurato di sistemare il Bilancio delle Ferrovie dello Stato.

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