lunedì 9 giugno 2008

TUTTI ALL'ESTERO, RIALZATI ITALIANO!!!

da beppegrillo.it
Caro Beppe,
ti scrivo questa mia per salutarti, per abbracciarti e per dirti che me ne vado. Emigro. Dopo essere stato ignorato per 5 mesi dal mercato del lavoro (?) italiano, sono stato assunto da una prestiogosa azienda di livello mondiale, nella sede di Sofia in Bulgaria. Dal 1 luglio, io sarò un lavoratore italiano in terra bulgara. (...)
Allora mi sono preso la briga di osservare la Bulgaria, e di osservare anche l'Italia. Ho scoperto che quel cosiddetto "paese arretrato" ha una produzione di energia elettrica superiore al fabbisogno nazionale, e vende l'eccedenza, tenendo quindi basso il costo dell'energia. Curiosamente mi sono ricordato che in Italia, cosidetto "paese avanzato", avviene esattamente il contrario. Non sto qui a dilungarmi, ma una cosa ormai è certa. IO ME NE VADO.Non voglio (soprav)vivere in un paese nel quale Emma Marcegaglia ha il diritto di scegliere se io morirò di leucemia o di cancro ai polmoni.Non voglio vivere in un paese dove la vetta alpina più alta presto sarà un cumulo di immondizia.Non voglio lavorare per un paese che non mi da diritti e non mi tutela.E se qualcuno mi dice che fuggendo all'estero io contribuisco a non sostenere l'Italia, io rispondo "E ME NE VANTO !!!".Questa nazione non va sostenuta, ma affossata, demolita e poi forse tra 50 anni ricostruita.Non so cosa accadrà nel prossimo futuro in Italia, e onestamente non lo voglio nemmeno sapere.NON MI AVRANNO MAI PIU'.
Caro Beppe,
sono una ragazza italiana che vive a lavora come assistente universitaria a Dresda. Insegno lingua e cultura italiana e in questo periodo non è affatto semplice. Gli studenti amano il mio paese, sono curiosi, entusiasti, ed è una sconfitta dover rispondere ogni giorno alle loro domande imbarazzanti sulla questione Berlusconi-regime-ignoranza del popolo. Ho scritto una lettera allo Spiegel una lettera di sfogo in cui dico chiaramente, seppur da orgogliosa pugliese, che l'Italia non merita l'Unione Europea. Non c'è la libertà. Neanche la civiltà. Il "regime" alimenta la mafia, la corruzione, l'ignoranza, il razzismo. Il "regime" alimenta l'arroganza, illude, da speranze scatenando odio e avversità nei confronti di chi non ha voce. Il popolo italiano, quello della cultura per eccellenza, è paradossalmente il popolo ignorante. Quello del grande fratello, che hanno inculcato in tutti i modi quasi a suggerirci "stupidi, non avete bisogno di Sky, ci state voi al grande fratello".Combatto ogni giorno la mia battaglia contro le diversità, con i miei amici curdi e arabi, da cui ho imparato un'infinità di cose meravigliose.Ma ieri ho subito la più grande sconfitta. Due mie amiche tedesche sono partite per una borsa di studio in Italia. Un sogno. La cultura che amano, la lingua che adorano. Il popolo che invidiano per la spontaneità e il temperamento.Io le ho riempite di entusiasmo, le ho incoraggiate. ho detto loro che avrebbero potuto constatare la vera bellezza del nostro paese e della nostra gente. Nessuno li può inquinare, neanche il regime. Viaggiavano di notte sul treno Villach-Venezia Mestre. Sono state violentate. Drogate da un "italiano", uno di quelli simpatici e spontanei. Avvelenate con la scusa di un caffè dopo qualche settimana indimenticabile nel paese che amano.Violentate su un treno.Dove sono i controlli? La gente dirà, ma dovevano per forza viaggiare di notte? Perchè no. Perchè in tutta l'Europa, quella vera, anche le donne possono viaggiare di notte in treno e in Italia no? Perchè la prima reazione di chi ha saputo il fatto è stata: sarà stato un romeno, un albanese, un marocchino? NO, E' UN ITALIANO. Un pregiudicato che sei mesi fa aveva violentato un'altra ragazza, sulla stessa tratta. Non avevo saputo niente. Nessuno ha fatto niente. La vita, la purezza, la dignità di altre donne hanno pagato. La nostra cara Italia ha pagato di nuovo. Mi vergogno. Mi vergogno perchè fattacci del genere accadono ovunque, ma le condizioni di viaggio offerte dalle Ferrovie dello Stato sono una nostra peculiarità, come il far ricadere la colpa immediatamente e senza spiegazioni su uno straniero.Sono delusa. Amareggiata. E combatto, ogni giorno, contro questa Italia e per la vera Italia.

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