mercoledì 18 giugno 2008

LA RICHIESTA A SCHIFANI

Richiesta di informativa
Si chiede in particolare che il Ministro della Giustizia dica se sia vero che:1. il numero di 125 mila intercettazioni, sia costituito, nella misura di circa il 65%, da decreti di proroga.2. il numero di 125 mila non sia quello delle persone fisiche intercettate, bensì quello dei decreti autorizzativi e di proroga, emessi nel corso dell'anno.3. il decreto autorizzativo o di proroga debba essere emesso per ogni singola utenza da intercettare e non sia sovrapponibile al numero delle persone fisiche intercettate ( se un indagato ha 10 utenze telefoniche, i decreti saranno 10).4. il numero delle persone fisiche intercettate annualmente sia inferiore a 20000 (ventimila)5. i decreti autorizzativi o di proroga abbiano una durata di giorni 15, termine ulteriormente prorogabile con nuovo apposito decreto. ( se un indagato ha 10 utenze da intercettare e per un periodo di mesi 2 saranno emessi n. 40 decereti).6. il costo delle intercettazioni sia pari a circa il 2,5% del bilancio della Giustizia e, dopo il picco raggiunto nel 2005, sia in costante diminuzione.7. il costo unitario delle intercettazioni non sia uniforme nelle diverse sedi di uffici giudiziari, oscillando da euro 5 a euro 28 per giorno/operazione.8. il costo annuale delle intercettazioni, sia comprensivo, nella misura dal 5 al 10%, del costo dei tabulati cartacei del traffico telefonico fornito dagli operatori di telefonia.9. il costo annuale del nolo della apparecchiature per l'ascolto delle intercettazioni sia pari circa al 400% del costo di acquisto delle apparecchiature e l'obsolescenza delle stesse è stimabile in un tempo superiore a 3 anni, con la conseguenza che il costo per il nolo delle apparecchiature sarebbe superiore ( nell'arco di un triennio) di oltre 10 volte il costo di acquisto delle stesse. Infine quale sia
1. l'esito della indagine penale avviata dalla Procura della Repubblica di Roma sul sistema delle intercettazioni, sul ruolo del Ministero della Giustizia e sul rapporto con gli operatpri di telefonia, parzialmente conclusasi nel 2005 con il decreto di archiviazione reso nel procedimento n. 43129/04 Rg GIP Roma per difetto di dolo e contenente valutazioni critiche e stigmatizzatrici del sistema, dei controlli di spesa e dei compiti dei consulenti ministeriali.In particolare si sottolinea il fatto che la Commissione Giustizia del Senato, nel dicembre 2006 acquisì il decreto di archiviazione contenente n. 8 pagine interamente omissate ( le pagine 105 /112).
2. se risulti vero che i gestori di telefonia abbiano ottenuto un aumento del prezzo di listino per ciascuna intercettazione al fine di ammortizzare gli investimenti che gli stessi operatori avevano destinato all'ammodernamento delle centrali dei sistemi di trasmissione. Sicchè la remunerazione è risultata di gran lunga più elevata dei costi operativi sostenuti e, nonostante che l'ammodernamento delle centrali, consentisse significative economie di gestione.Così determinandosi un indebito vantaggio economico con un incremento anomalo dei ricavi ed un ingiustificato esborso di pubblico denaro.
3. la valutazione e le determinazioni del Ministro della Giustizia in ordine al contenuto del suddetto documento, ove acquisito e conosciuto nella versione omissata o in quella integrale (rimasta ignota al Senato) e l'eventuale trasmissione degli atti alla Procura Generale della Corte dei Conti.
Sen Luigi Li Gotti Capogruppo IDV Commisione Giustizia

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