giovedì 29 maggio 2008

LA RESPONSABILITA' DEL POLITICO

Su Repubblica di oggi vi è la foto di un uomo di mezza età che è prostrato in ginocchio, fa una smorfia di paura: è Jiang Guohua, boss comunista a Mianzhu, una delle cittadine devastate dal terremoto nel Sichuan. Due mamme gli urlano in faccia la loro rabbia, mostrando le fotografie dei loro figli uccisi sotto le macerie di una scuola, crollata il 12 maggio. E' una delle sei scuole schiantate in un attimo dal sisma. Costruzioni fragilissime, sotto accusa per non aver rispettato le regole antisismiche.
Il boss della nomenklatura cinese implora di interrompere la protesta, si sottomette simbolicamente, di fatto chiede perdono. La scena fissata nella foto avviene dopo i funerali e descrive una situazione senza precedenti, un segnale di grave difficoltà per un regime colpevole di aver ignorato norme fondamentali per la sicurezza dei cittadini.
Fino a poche settimane fa il capo del partito di Mianzhu non avrebbe degnato di attenzione le donne del popolo. Sarebbe sfilato a gran velocità in mezzo a loro su un'auto nera di servizio e in caso di protesta avrebbe scatenato contro la folla i reparti della polizia antisommossa.
Ma ora l'autorità vacilla di fronte ai contraccolpi politici del terremoto. Quel gerarca in ginocchio è l'immagine di un'umiliazione inaudita.
Sono diecimila i bambini morti, e da diversi giorni ogni funerale di massa si trasforma in una manifestazione di protesta. I genitori sfilano in corteo agitando le foto delle vittime e urlando le responsabilità dei governanti.
La strage dei bambini rivela il volto feroce della corruzione, il prezzo di sangue pagato dal popolo cinese per l'autoritarismo di chi governa. Ma il tempo passa, il bilancio delle vittime continua a crescere (è ormai a quota 80.000), cinque milioni di terremotati senza case sono un esercito di reclute potenziali per la protesta.
In Italia abbiamo vissuto e viviamo momenti simili (dalle stragi senza colpevoli degli anni '70 ai terremoti senza risposte degli anni '80, sino all'attuale tragedia della Campania), per cui possiamo comprendere cosa significhi. Ma non abbiamo mai visto un politico mettersi in ginocchio per chiedere perdono: immaginatevi Bassolino o la Iervolino strisciare per piazza Plebiscito!
Presto in Cina qualche funzionario di partito pagherà con la propria vita le responsabilità di tanti e qualche papavero del regime sarà deposto ed incarcerato. In Italia - la storia c'insegna - non paga mai nessuno.

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