Da Strill.it, quotidiano on line
Gentile Direttore, da 15 anni viaggio giornalmente per Messina lavorando come dirigente scolastico in una scuola cittadina.Ho avuto modo di constatare, come molti , che a fronte di un incremento fortissimo del pendolarismo soprattutto universitario (complice forse, rispetto ai miei tempi, universitari l'obbligatorietà integrale delle frequenze ai corsi ), la qualità e la quantità del trasporto via mare non solo non è cambiata, ma addirittura è notevolmente peggiorata.Non aggiungo nulla ad analisi ed elementi già ampiamente discussi su questa testata, come su altre: mi chiedo soltanto come è possibile che i tempi della politica e quelli dellla libera concorrenza mercantile possano essere così miopi nella risoluzione di questo problema che non permette a me, come ad altre centinaia di persone, di raggiungere il posto di lavoro situato ad appena 15km di distanza. E a nulla serve l'entrata in funzione di altre società , oltre la Bluvia, come la Diesel Power alla quale, voci di corridoio molto attendibili, viene fatto un sottile ostracismo dalle autorità portuali competenti per le autorizzazioni ai moli di imbarco o agli orari serali...in deroga altresì solo per la Bluvia.Forse alla fine lo abbiamo capito tutti da un pezzo: chi comanda non appartiene nè alla politica, nè alla libera imprenditoria, ma si nasconde dietro una scrivania e una sigla fuori dalla porta, e non serve votare a destra o a sinistra o raccogliere firme per petizioni, sedersi a tavoli di concertazione con ministri... per spostarlo da quella poltrona; ma alla fine sarà lui a decidere in barba a tutti se domani arriveremo puntuali sul posto di lavoro!Intelligenti pauca...
Domenico Allegretti.
Le critiche dei pendolari sono unanime e feroci, ma Bianchi non ne vuole sapere: consente il disservizio (che oramai si protrae da mesi) e si inventa "la via del mare" per tentare di risolvere il problema. Mah...
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