giovedì 4 ottobre 2007

NEI TOMBINI DI MASTELLA

La Stampa. 2.10.07



CEPPALONI (BENEVENTO) Da Napoli a Ceppaloni, e poi via, fino alla Puglia. Una valanga di rifiuti tossici, incluso il cromo esavalente, in uno scenario che gli inquirenti definiscono «agghiacciante». Smaltivano nei fiumi, in campagna e persino nei tombini della fognatura. Per comprendere le dimensioni del «disastro ambientale», basti pensare al nome dell’inchiesta, condotta dal pm Donato Ceglie: «Operazione Chernobyl». Cifre da spavento: 980 tonnellate di rifiuti in 18 mesi. Un business da 50 milioni di euro. Dati ricostruiti, dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, dopo lunghi mesi d’indagini, pedinamenti, filmati e oltre centomila intercettazioni telefoniche. Tra i principali indiziati anche qualche «insospettabile». Come Giustino Tranfaglia, un uomo molto vicino alla giunta guidata da Clemente Mastella, che di Ceppaloni è il primo cittadino. ParenteleGiustino è infatti il fratello di Concetta Tranfaglia, ovvero il vicesindaco di Ceppaloni, nonché braccio destro del ministro.
Ex membro di «Forza Italia», infatti, Concettina entra, in quota Udeur, nella lista civica «Ceppaloni al centro».
La lista civica, cioè, che ha vinto le ultime elezioni e ha consentito, al ministro di Giustizia, di conquistare lo scranno del primo cittadino. Suo fratello Giustino, invece, avrebbe contribuito a inquinare fortemente il paese e le regioni limitrofe.
Soltanto a Ceppaloni sarebbero stati inquinati ben cinquemila metri quadrati. E non solo. L’associazione per delinquere, secondo l’accusa, ha gravemente danneggiato il vicino fiume Sabato. Giustino Tranfa, nonostante fosse fratello del vicesindaco, «si preoccupava di smaltire illecitamente i rifiuti asportati (...) ed effettuava lui stesso i trasporti».
Al centro del business un’azienda a lui riconducibile: la Fra.Ma sas. Piano diabolico «Nella Fra.Ma di Ceppaloni - continua l’accusa - sono stati conferiti rifiuti speciali provenienti dall’impianto So.Rieco, che però era sotto sequestro. Siamo in presenza di un diabolico piano: smaltimenti abusivi, per coprire altri smaltimenti abusivi, al fine di portare a termine un quadro permanente di smaltimenti illeciti nella regione Campania».
E il disastro, spiegano gli inquirenti, giunge fino alla provincia di Foggia. «Abbiamo osservato sgomenti - scrive l’accusa - le decine di ore filmate, che hanno consentito di cogliere, in flagranza di reato, i soggetti indagati, che smaltivano tonnellate di rifiuti tossici nei fiumi, nei terreni, sui fondi agricoli che, di lì a poco, sarebbero stati seminati e utilizzati per la produzione di generi alimentari per i cittadini».
Tra le sostanze individuate, anche il cromo esavalente, che è una sostanza cancerogena. «Un quadro a dir poco agghiacciante e terrificante - continuano gli inquirenti - di quella che è l’imponente azione di smaltimento dei rifiuti pericolosi, in atto nella Campania e in parte della Puglia.
E quando scientemente e dolosamente si smaltisce il cromo esavalente - concludono - abbiamo di fronte soggetti, alla cui pericolosità, si deve far fronte esclusivamente con la misura cautelare in carcere». Arrestato e poi scarcerato, nel registro degli indagati, come abbiamo detto, da luglio è finito anche Giustino Tranfaglia. Il ministro di Giustizia, come sindaco, ha deciso che il paese si costituirà parte civile nel processo. Il suo vice, Concetta Tranfaglia, si è dimesso.
Salvo mantenere l’assessorato alle finanze.
Un brutto colpo per l’immagine del partito, una situazione imbarazzante, non solo per il ministro Mastella e la sua giunta comunale, ma anche per quella regionale, visto che l’assessore all’Ambiente, Luigi Nocera, è proprio un esponente dell’Udeur.

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