giovedì 18 ottobre 2007

Tutte le battaglie di Beppe Grillo

da zeusnews.it
Oggi di va moda parlare male di Beppe Grillo: i milioni di elettori delle primarie sarebbero una risposta a Beppe Grillo, l'adunata romana di Fini la vera alternativa a Beppe Grillo, il nuovo movimento di Pezzotta la risposta ai problemi di Beppe Grillo e così via. Capita che perfino nelle prediche domenicali nelle chiese si senta parlare (senza che Grillo sia mai nominato) di profeti falsi che sanno solo criticare e che invece sono solo dei guitti.
Beppe Grillo da una parte non si cura molto di questo, ma dall'altra sembra fornire una risposta ai suoi detrattori e contribuisce a buttare benzina sul fuoco con l'uscita in libreria di un libro-antologia dal titolo "Tutte le battaglie di Beppe Grillo", autoprodotto grazie alla collaborazione con lo studio Casaleggio.
E' un libro che raccoglie in ordine cronologico (ma con un ricco e ragionato indice per nomi e argomenti in fondo) tutti i post più significativi, quelli che appunto hanno segnato le battaglie più importanti e le polemiche più discusse del blog di Beppe, fra i più letti nel mondo.
Il libro potrebbe avere anche un altro titolo: Io l'avevo detto. In effetti, un fil rouge collega le disparate battaglie che hanno preso le mosse dal blog: è il fatto che Grillo è stato uno dei pochi, isolato e incompreso, a parlare di certi argomenti, a portare avanti certe polemiche. In seguito altri, molti altri, gli stessi che lo criticavano per i toni esasperati, lo hanno poi seguito, ripreso, amplificato e imitato.
E' stato così per l'attacco forsennato al Governatore Fazio: per mandarlo via dalla sua carica Grillo ha raccolto soldi tra i lettori del suo blog per pubblicare un'intera pagina a pagamento su giornali italiani e stranieri in un momento in cui ancora il governo, i sindacati, il cardinale Ruini e l'opposizione si dividevano fra difensori, titubanti e debolmente critici. Oggi nemmeno il successore di Fazio Draghi degna di uno sguardo l'ex Governatore.
Poi c'è Tronchetti Provera: per anni preso di mira da Grillo, sbeffeggiato e accusato dai suoi post, mentre veniva onorato e riverito su tutti i media e in tutti gli ambienti. Oggi è stato costretto da una bufera finanziaria e giudiziaria a lasciare con ignominia Telecom Italia per rifugiarsi nella sua Pirelli.
Oppure pensiamo alla lotta per il Parlamento pulito, molto prima che la casta diventasse un best seller, e si mettessero in campo proposte in tutti gli ambiti per rinnovare e ripulire la politica. E non dimentichiamo gli inceneritori, prima dello spettacolo dei rifiuti bruciati per le strade in Campania che ha fatto il giro del mondo e stroncato la carriera di Bassolino.
Più recente è l'alleanza con Di Pietro (che sulla Tav la pensa in modo diametralmente opposto a Grillo ma che grazie a Grillo è diventato l'antimastella): l'unico che supera il 60% del gradimento degli italiani fra i ministri dell'impopolare governo Prodi.
Si può accusare Grillo di tutto, dall'incoerenza alla volgarità, dal qualunquismo alla demagogia, da blog ingovernabile alla mancanza di chiarezza sul suo futuro in politica o meno; ma è difficile non vedere che sul blog Grillo ha anticipato, scoperto e comunque denunciato con forza i maggiori bubboni italiani, le questioni più scottanti per la politica e la società italiana, quando tanti addetti ai lavori nella politica e nei media erano assenti o, peggio, conniventi.
Cosa Grillo farà da grande, cosa ne farà del consenso, della popolarità, del seguito che ha avuto finora, quali saranno le sue prossime mosse e le sue future battaglie? E' difficile saperlo; però finora il suo è stato un blog importante e anche utile.

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